Kataleya scomparsa a Firenze, la testimone: «Quel sabato ho sentito una bambina urlare “mamma, mamma”»
Una donna che si chiama Elisa e che abita a Firenze in via Monteverdi, a pochi passi dall’ex hotel Astor, dice di aver sentito una bambina urlare e chiamare aiuto il giorno della scomparsa di Kataleya Alvarez. «Era sabato pomeriggio. Ho sentito una bambina urlare “mamma, mamma”. Non ne ho parlato con nessuno. Avrei voluto controllare, ma non ho un affaccio sul cortile», dice all’edizione fiorentina di Repubblica. La testimone dice che non c’è nessun elemento per pensare che si trattasse della bambina scomparsa. Ma dal suo giardino sentiva spesso i bambini giocare nel cortile dell’albergo poi sgomberato. «Non ricordo l’ora, ma sono sicura che fosse pomeriggio», aggiunge. «Sono nonna e quando si parla di una bambina mi scatta subito la molla».
Le telecamere
Intanto i carabinieri stanno passando al setaccio le telecamere delle zone vicine. In particolare quelli delle vie Maragliano, Boccherini e Monteverdi. Ci sono venti obiettivi a coprire il quadrilatero dell’ex hotel. Gli investigatori hanno messo in campo i software per il riconoscimento facciale. La pista privilegiata dagli inquirenti è ancora quella della ritorsione per il racket delle stanze. Ieri a Quarto Grado – Le Storie si è parlato anche di un video che ha registrato l’urlo di una bambina, seguito dallo sbattere della portiera di un’automobile. Il filmato viene dalla telecamera di una pizzeria in zona. Il video, fa sapere la trasmissione, è stato recuperato e analizzato dal giornalista Giorgio Sturlese Tosi. Che ha anche verificato che l’orario indicato dal sistema di registrazione fosse sincronizzato con l’ora reale.
Le urla registrate
Secondo il racconto della trasmissione alle 17:20 di sabato 10 giugno, la telecamera del locale sito all’incrocio tra via Monteverdi e via Veracini, a tre minuti a piedi dall’ex Hotel Astor, registra un grido che squarcia il silenzio del quartiere. Sono trascorse due ore e sette minuti, da quando la piccola Kata è stata ripresa, alle 15.13, ancora all’interno dello stabile occupato. La pizzeria dista tre minuti a piedi dall’ex Hotel Astor, e 120 metri dai palazzi all’angolo tra via Monteverdi e via Boccherini, dove nei giorni scorsi gli investigatori sono entrati più volte per effettuare perquisizioni negli appartamenti e nelle cantine, interpellare tutti i residenti e verificare che la bambina non fosse stata trattenuta nell’edificio.
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