Rapito in Ecuador lo chef abruzzese Panfilo Colonico, il blitz con finti poliziotti nel ristorante
È avvolto dal mistero il rapimento di Panfilo Colonico, lo chef abruzzese originario di Sulmona rapito a La Garzota, quartiere vicino all’aeroporto della metropoli di Guayaquil, in Ecuador, mentre si trovava all’interno del suo ristorante “Il Sabore mio”. Il rapimento è avvenuto alle 16.32 (ora locale) dello scorso 23 giugno. Dalle immagini di sorveglianza del locale si vedono entrare nel ristorante due uomini vestiti da poliziotti, seguiti da altri due uomini armati che lo portano all’esterno del locale. Dopo il raid dei quattro uomini, si è persa ogni traccia dello chef. Il console italiano in Ecuador ha comunicato quanto accaduto ai parenti dello chef a Sulmona, attraverso il consigliere regionale Massimo Verrecchia. Nel frattempo si è attivata la Farnesina, che «sta seguendo la delicata situazione». Il governatore della regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha dichiarato: «Seguiamo con apprensione quanto sta accadendo e sono in costante contatto con la Farnesina che da subito si è attivata. La situazione nel Paese sudamericano è molto delicata». Al momento, come riporta Il Centro, non si conoscono le ragioni del rapimento. Ma secondo gli investigatori la pista più accreditata è quella del sequestro di persona in cambio di un riscatto, dato che Colonico è uno degli chef e imprenditori più famosi in Ecuador, malgrado si sia trasferito nel Paese sudamericano da poco più di due anni. Calonico, nel corso degli anni, non si è occupato solo di ristorazione. Oltre ad aver aperto il noto ristorante “La Magnolia” a Sulmona, lo chef si è successivamente trasferito in Canada dove si è occupato occupato di costruzioni ed edilizia, per poi tornare nel settore della ristorazione, aprendo lo scorso ottobre “Il Sabore mio”.
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