Caso Report, Santanché tira dritto: «Dimettermi? E perché mai?». E rilancia Open to Meraviglia: «Presto vedrete Venere sugli sci»
Daniela Santanchè non ha alcuna intenzione di dimettersi. Ed aspetta anzi con ansia il giorno in cui potrà chiarire tutti i dubbi sull’operato delle sue società in Parlamento. Lo ha detto la ministra questa mattina ai cronisti a margine di un evento al Palazzo delle Stelline di Milano. «Risponderò su tutto, sono 23 anni che faccio politica, e ci ho sempre messo la faccia», ha assicurato la titolare del dicastero del Turismo sollecitata sul suo stato d’animo dopo il fuoco di fila di polemiche seguite all’inchiesta di Report sui presunti illeciti delle società Visibilia e Ki Group: testimonianze di fornitori non pagati, Tfr mai percepiti e abuso della cassa integrazione Covid. «Serena? Non mi definirei così perché porta sfiga», ha scherzato Santanché, ribadendo poi però che non c’è da avere «alcuna preoccupazione! sul suo futuro all’interno del governo. «Dimettermi? E su cosa? Sia serio. Andiamo appresso a Report?», ha risposto irritata a chi le chiedeva di un suo possibile passo indietro. Quanto al quadro politico più ampio, oltretutto, secondo la ministra la maggioranza appare «non solo compatta, ma più compatta. Dovete cercare altre cose per far sì che la maggioranza non sia compatta».
L’inverno di Open to Meraviglia
All’evento Futuro Direzione Nord alla Fondazione Stelline, Santanché ha voluto mettere l’accento sul boom del settore sotto la sua supervisore, quello del turismo, che promette un’annata da incorniciare. «I primi dati che abbiamo sul turismo confermano che supereremo l’anno 2019 pre-pandemia, l’anno record per il turismo. Il turismo concorrerà alla crescita del Pil che dovrebbe aggirarsi sull’1,8%, ne sarà il volano», ha detto la ministra. Che non ha mancato di tornare anche sul «personaggio» inventato dal suo ministero più chiacchierato dell’anno: la Venere-influencer protagonista della campagna Open to Meraviglia. «La Venere di Botticelli sarà sempre la nostra virtual influencer, ma in versione invernale: la vedrete con gli sci e in 3D». Nessun passo indietro dopo il fiume di polemiche sugli azzardi e i passi falsi della campagna di comunicazione. Anzi. «Con la campagna estiva abbiamo avuto dei numeri pazzeschi in tutto il mondo, anche grazie alle critiche. Certo, qualche errore lo facciamo anche noi, ma tra fare e non fare credo che sia meglio fare». Un abbozzo di autocritica? Sì, purché condiviso dall’intero Paese. «Dobbiamo imparare a essere più bravi a fare comunicazione e saperci vendere – ha concluso Santanché – tutti noi dovremmo appropriarci di quell’orgoglio di appartenenza, essere orgogliosi della nostra nazione».
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