Mario Sechi lascia Palazzo Chigi dopo tre mesi. Al suo posto va Capezzone?
Il primo marzo scorso Mario Sechi ha ricevuto l’incarico di capo ufficio stampa di Giorgia Meloni. Ora, dopo poco più di tre mesi, l’ex direttore dell’agenzia di stampa Agi ha pronte le valigie. Per diventare il direttore di Libero. Per rimpolpare il nuovo polo conservatore dell’editoria dell’editore Antonio Angelucci. La Stampa racconta oggi che il giornalista non ha risposto alle richieste di conferma della notizia. Mentre altre fonti di Palazzo Chigi ricostruiscono «il livore che si respirava in quelle stanze». E la diffidenza nei confronti di Sechi da parte della cerchia più stretta dei collaboratori della premier. In lista per la successione ora c’è Daniele Capezzone de La Verità.
Patrizia Scurti e Giovanna Iannello
Secondo il quotidiano Sechi non andava d’accordo con Patrizia Scurti, eterna segretaria di Meloni e oggi capo della sua segreteria particolare. Così come con Giovanna Iannello, oggi coordinatrice della comunicazione istituzionale della premier. Un “circolo Tolkien”, in riferimento all’autore del Signore degli Anelli, che non avrebbe mai visto di buon occhio Sechi. Il quale era arrivato a Palazzo Chigi dopo i rifiuti di altri sondati. L’accordo doveva proprio durare tre mesi prima di un recap. Ma Sechi è arrivato in sede già depotenziato. Come capo ufficio stampa e non portavoce. E quindi senza la possibilità di avere un rapporto diretto con la premier. Da questo è arrivata la rottura. O meglio, la scelta professionale di Sechi che andrà a dirigere Libero. Al suo posto potrebbe arrivare Capezzone. A sua volta candidato alla direzione del quotidiano.