Mes, Calenda in soccorso del governo: «Senza voti della Lega arriveranno quelli dell’opposizione: noi ci siamo»
«Dopo un balletto con l’Unione europea che ci saremmo potuti evitare, ci sarà un cambio di rotta, come su molte altre promesse elettorali. E se Meloni non avrà il sì della Lega, i voti arriveranno dall’opposizione» per la ratifica del Mes. Sono le parole del leader di Azione, Carlo Calenda, in un’intervista a Il Messaggero. Sul Mes noi ci siamo, come abbiamo sempre detto, ha proseguito Calenda, sottolineando che si dice «certo» che il governo, alla fine, «dirà sì». Calenda ha spiegato che da parte di Azione arriveranno anche i voti a sostegno della riforma della Giustizia del ministro Nordio: «il nostro progetto era molto simile». Quanto al futuro di Azione, Calenda ha escuso in toto la nascita di un fronte che includa sia il Partito democratico sia il M5s, perché «allo stato attuale, un’alleanza è impossibile: con la linea di Schlein c’è troppa distanza. La segretaria ha legittimamente impresso una svolta a sinistra, ma sui singoli temi possiamo creare convergenze». E in vista delle Europee che succederà tra Calenda e Renzi? Il leader di Azione, sull’ex alleato, taglia corto: «Ha scelto lui di autoescludersi, quando ha fatto in modo che il partito unico del Terzo polo non vedesse la luce chiedendo mani libere per Italia Viva. Un cambiamento di rotta incomprensibile per due milioni di elettori che ci hanno sostenuto alle Politiche, con il mio nome nel simbolo».
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