«Traccie prove scritte», l’errore sul sito del Ministero dell’Istruzione risale al 2017
Lo scorso 21 giugno, hanno preso il via gli esami di Maturità 2023. Un appuntamento che come ogni anno viene molto atteso dagli studenti e non solo. Come dimostra l’ampio dibattito sviluppato attorno alle tracce scelte per la prima prova: Quasimodo, Moravia, Piero Angela. Ma anche il brano ‘Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp‘, e la molto discussa lettera aperta inviata nel 2021 dal mondo accademico e culturale all’ex ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che invita a reintrodurre le prove scritte alla Maturità. Ma insieme alle polemiche e alle discussioni, c’è un’altra cosa che ha animato il dibattito sul web: le fake news.
Per chi ha fretta:
- A distanza di pochi giorni dall’inizio degli esami di maturità 2023, è tornata a circolare una foto in cui si vede un clamoroso errore ortografico sul sito del Ministero dell’Istruzione.
- L’errore in realtà non è recente: risale al 2017, quando fece molto discutere e portò a una scusa ufficiale del Miur.
- In quell’occasione, la colpa venne attribuita alla società di informatica che gestisce gli aggiornamenti della pagina web dedicata agli esami di maturità.
Analisi
«E dal ministero dell’istruzione è tutto…». Questo è il sarcastico commento che accompagna uno screenshot: l’immagine ritrae il sito del Ministero dell’Istruzione e dell’Università. Il motivo dell’ironia è presto detto: nella sezione in cui sarebbero dovute apparire le Tracce ufficiali delle prove scritte, appare un clamoroso errore grammaticale, cerchiato in rosso. Ecco allora che «Tracce prove scritte» si è trasformato in «Traccie prove scritte».
L’immagine ha presto scatenato l’ilarità degli utenti, ottenendo nel giro di pochi giorni 143 likes, 29 commenti e 53 condivisioni. Ma se qualcuno ha l’impressione di aver avuto un dejà-vu non sbaglia: la notizia non è infatti relativa all’ultima sessione di esami, ma risale a qualche anno fa. E più precisamente al 2017:
Fu proprio quell’anno, infatti, che proprio alla vigilia della Maturità sul sito del Ministero apparve il suddetto strafalcione. La foto dell’errore fece subito il giro dei social network, tanto che il ministero dovette scusarsi ufficialmente. E attribuì la colpa del refuso alla società di informatica che gestisce gli aggiornamenti della pagina web dedicata agli esami di maturità. Lo fece in una nota diffusa dal Miur: «Abbiamo visto il refuso sul sito degli esami di Stato e siamo subito intervenuti. Si tratta di un errore di battitura, che naturalmente non doveva esserci».
Conclusioni
A distanza di pochi giorni dall’inizio degli esami di maturità 2023, è tornata a circolare una foto in cui si vede un clamoroso errore ortografico sul sito del Ministero dell’Istruzione. L’errore in realtà non è recente: risale al 2017, quando fece molto discutere e portò a una scusa ufficiale del Miur. In quell’occasione, la colpa venne attribuita alla società di informatica che gestisce gli aggiornamenti della pagina web dedicata agli esami di maturità.
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