«Gianni Mura sospeso dall’albo», ma lo storico giornalista di “la Repubblica” è morto 3 anni fa. Imbarazzo per l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia
Esiste un premio di letteratura sportiva in sua memoria, ma nella memoria dell’Ordine dei Giornalisti Gianni Mura vive. O meglio, è vissuto per ulteriori tre anni a insaputa di tutti. Il giornalista e scrittore, storica firma di Repubblica, è stato sospeso dall’Ordine dei Giornalisti per non aver seguito i corsi di aggiornamento professionale e deontologico e per non aver aperto la Pec. A essere informata della sospensione è stata la signora Laura Mura, moglie del giornalista, che nei giorni scorsi si è vista recapitare una raccomandata indirizzata al marito, in cui l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia comunicava la sospensione dall’Albo professionale, sollecitandolo a mettersi subito in regola, pena la radiazione. Ma Gianni Mura è morto all’età di 74 anni, il 21 marzo 2020. Ed è proprio dalle pagine di Repubblica Luigi Bolognini riporta quanto accaduto, sottolineando che «sorprende che l’Ordine lombardo ignorasse ufficialmente la morte di uno dei suoi più grandi iscritti, ovvero che a nessun impiegato sia ronzato nell’orecchio qualcosa leggendo il nome mentre istruiva la pratica», e «sorprende ancor di più che nulla sia ronzato nell’orecchio nemmeno ai componenti del Consiglio dell’Ordine, autore del papiro in giuridichese, che sono giornalisti». In qualsiasi caso, la questione – con non poco imbarazzo – si è risolta. Gianni Mura è stato cancellato dall’Albo, ovviamente non per problemi professionali, e il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Riccardo Sorrentino, ha scritto personalmente una lettera di scuse alla signora Paola Mura.
Leggi anche:
- È morto Gianni Mura, giornalista e scrittore di grandi pagine di sport
- La storia del senzatetto dal cuore bianconero e di Scarp de Tenis, il giornale amato da Gianni Mura: «Se sarà scudetto dedicatelo a Claudio»
- Gianni Mura per anni vittima di estorsione, arrestato un fan: «Dammi i soldi o ucciderò te e tua moglie»