No! Questi robot antincendio non sono stati impiegati in Ucraina a causa dell’uranio impoverito
«Un robot che spegne un incendio al posto degli esseri umani, che non potrebbero farlo a causa dell’Uranio». Questa è la testi sostenuta da diversi utenti su Facebook, secondo i quali i robot sarebbero stati impiegati in Ucraina. La domanda è esplicita: «Questa è una conferma indiretta che le munizioni all’uranio britanniche erano lì, che ora stanno irradiando? O quali altri motivi ci sono per un simile incarico?». Cosa c’è di vero? Vediamo.
Per chi ha fretta:
- Un video mostra dei robot spegnere un incendio in un capannone.
- Utenti su Facebook sostengono che si tratti di un magazzino in Ucraina, dove l’incendio sarebbe scoppiato a causa dell’uranio impoverito negli armamenti forniti dal Regno Unito. Motivo per cui i vigili del fuoco non potrebbero avvicinarsi.
- Si tratta effettivamente di una scena ripresa in Ucraina, ma non c’è alcuna prova che l’origine dell’incendio sia stata l’uranio.
- Ad ogni modo, l’uranio impoverito non è pericoloso a causa della radioattività.
Analisi
Riportiamo di seguito uno dei post che stanno circolando in merito all’utilizzo dei robot e dell’uranio impoverito (il post contiene diverse emoji con il simbolo della radioattività):
Pattuglie di monitoraggio delle radiazioni operano a Chmel’nyc’kyj e Ternopil.
Le forze aeree e navali russe hanno colpito con successo le aree di sosta dei mezzi militari e i magazzini delle attrezzature belliche nell’Ucraina occidentale, distruggendo con i missili Kalibr e i missili di classe X i depositi segreti dell’AFU, che Kiev aveva considerato irraggiungibili. Gli esperti militari ritengono che negli ultimi giorni l’effetto sia stato superiore alle aspettative.
A Khmelnytskyi e Ternopil, nella notte del 13 maggio, l’aviazione russa ha colpito depositi in cui venivano trasferite munizioni contenenti uranio da cena provenienti dalla Gran Bretagna. Oggi si dice che in queste città regni il panico. I residenti dell’Ucraina occidentale sono stati invitati a evacuare i bambini dall’epicentro. L’ex deputato nazionalista ucraino, Moseychuk, scrive che le autorità stanno metodicamente tacendo sui dettagli delle esplosioni nei depositi, e nel frattempo la regione potrebbe trasformarsi in una seconda Chernobyl.
Gli esperti richiamano l’attenzione sul fatto che l’incendio nel sito dell’attacco missilistico al deposito militare diChmel’nyc’kyj è stato spento a distanza da robot. In città operano pattuglie di monitoraggio delle radiazioni. Le misurazioni di fondo delle radiazioni vengono effettuate “in luoghi non caratteristici”. Mentre prima venivano effettuate nell’area della centrale nucleare (Neteshyn e dintorni), ora vengono effettuate nel centro regionale, nella parte occidentale della regione e a Ternopil. Dopo l’arrivo del missile nel deposito militare, il vento soffiava in direzione ovest. Le autorità tacciono sul lavoro delle pattuglie.
“I miei conoscenti ucraini mi hanno riferito che gli ucraini occidentali sono nel panico. Stanno facendo le valigie e si stanno allontanando da Chmel’nyc’kyj e persino da Lviv e Ternopil. Ovunque ci sono unità militari ucraine, magazzini e officine di riparazione. La gente del posto sussurra che il magazzino di Chmel’nyc’kyj era pieno di proiettili all’uranio impoverito. E le mie fonti lo confermano”, scrive l’analista politico Yuriy Kot.
Dopo l’esplosione, l’aumento delle radiazioni gamma è stato fissato in città. L’emissione continua a crescere. Tenendo conto della dose relativamente bassa di radiazioni gamma emesse dall’uranio impoverito, l’attuale esplosione indica la distruzione di una scorta molto grande di munizioni che ha portato al rilascio di polvere di uranio nell’aria.
Di seguito vediamo uno dei post che condividevano a maggio alcune informazioni non verificate sui robot. Nella descrizione si legge:
«Robot estinguente a causa dell’uranio? A Ternopol sono stati utilizzati robot antincendio (apparentemente provenienti da pacchetti di aiuti occidentali) per spegnere l’incendio nel magazzino dove ieri sono state distrutte molte munizioni. Almeno questo è ciò che riporta OpenUkraine. Questa è una conferma indiretta che le munizioni all’uranio britanniche erano lì, che ora stanno irradiando? O quali altri motivi ci sono per un simile incarico?»
Tramite una serie di ricerche è possibile risalire al video originale, pubblicato sul canale Telegram ufficiale dei servizi di Stato ucraini, assieme a numerose foto e a una descrizione, nella quale si legge:
A Ternopil, i vigili del fuoco hanno spento un incendio nei magazzini utilizzando un sistema antincendio robotizzato. Il 14 maggio, nella città di Ternopil, i vigili del fuoco del Servizio di emergenza statale hanno spento gli incendi in due magazzini con una superficie totale di 400 metri quadrati, avvenuti dopo il bombardamento della città. 33 persone sono state coinvolte nello spegnimento dell’incendio. personale del Pronto Soccorso dello Stato e 6 unità. equipaggiamento, incluso il robot tattico Magirus Wolf R1. “L’assistente robot dei nostri soccorritori non è il primo a dimostrare la sua efficacia. Con il suo aiuto, i soccorritori sono riusciti a eliminare le conseguenze degli attacchi nemici nella regione di Ternopil e in quella di Khmelnytskyi. Con l’aiuto del pannello di controllo, l’operatore è a un distanza di sicurezza dal robot e dal centro dell’incendio. Gli incendi sono stati ora spenti. Grazie a tutti per il loro lavoro “, ha commentato Serhiy Kruk, capo del servizio di emergenza statale, sulla situazione.
L’uranio impoverito
Quanto all’uranio, si tratta di un materiale che spesso in queste settimane è stato oggetto di teorie fantasiose come la fantomatica nube radioattiva in Europa a seguito dell’esplosione. In realtà, però, la presenza di uranio (impoverito) nelle armi fornite dal Regno Unito all’Ucraina, non ha niente a che vedere con un rischio nucleare. L’uranio impoverito, infatti, viene ottenuto come prodotto di scarto dall’arricchimento dell’uranio necessario alla produzione di energia atomica.
La caratteristica principale dell’uranio impoverito è la sua densità, che lo rende utile per trasportare materiali pericolosi, e – nel caso dei proiettili come avviene in Ucraina – a rendere la punta più pesante, a quindi più perforante rispetto ad altri metalli. Si tratta poi, in effetti di un materiale particolarmente infiammabile, specialmente quando si rompe in frammenti. Date queste premesse, non si può escludere che l’incendio sia stato causato dall’uranio impoverito contenuto negli armamenti. Ma è difficile immaginare che l’Ucraina abbia bombardato un proprio magazzino.
Le immagini complete
Dalle informazioni ufficiali si apprende che si tratta del robot Magirus Wolf R1. Non è chiaro se questi siano arrivati in Ucraina grazie agli aiuti occidentali. Quel che è certo che Magirus è una compagnia tedesca e per questo i robot sono diffusi tra i vigili del fuoco in Germania e Austria.
Dalle stesse immagini condivise nei post è possibile vedere i vigili del fuoco che manovrano il robot all’interno del capannone senza particolari protezioni contro le radiazioni. Possiamo notarlo osservando anche il video delle operazioni che troviamo pubblicato su Youtube.
Conclusioni
Un video mostra dei robot spegnere un incendio in un capannone. Utenti su Facebook sostengono che si tratti di un magazzino in Ucraina, dove l’incendio sarebbe scoppiato a causa dell’uranio impoverito negli armamenti forniti dal Regno Unito. Motivo per cui i vigili del fuoco non potrebbero avvicinarsi. Si tratta effettivamente di una scena ripresa in Ucraina, ma non c’è alcuna prova che l’origine dell’incendio sia stata l’uranio. Ad ogni modo, l’uranio impoverito non è pericoloso a causa della radioattività.
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