La7, Urbano Cairo sentito dai pm di Firenze sulla foto di Berlusconi con il boss e la chiusura del programma di Giletti
L’editore di La7 Urbano Cairo è stato ascoltato come testimone dalla procura di Firenze. Come annunciato, mercoledì 28 giugno il centro dell’incontro con i pubblici ministeri Luca Tescaroli e Luca Turco è stata la presunta fotografia di Silvio Berlusconi con Giuseppe Graviano e il generale dei carabinieri Francesco Delfino. Quella di cui avrebbe parlato Salvatore Baiardo al conduttore di “Non è l’Arena” Massimo Giletti. Che ha detto di aver riconosciuto l’ex premier in quello scatto. L’audizione dell’editore, coperta da segreto, è stata inserita nel fascicolo 16249 aperto a modello noti a fine 2022 da Tescaroli e Turco. È quello su cui si lavora per le stragi del 1993 e sulla presunta responsabilità di Berlusconi e di Marcello Dell’Utri.
L’interrogatorio
Cairo aveva portato con sé due avvocati. Che però non hanno potuto assistere all’interrogatorio, visto che il loro assistito è stato ascoltato con la qualifica di testimone. Il Fatto Quotidiano spiega che i pm gli hanno chiesto della cancellazione del programma di Giletti. Ma anche di contatti con Berlusconi al riguardo oltre che dell’audizione del conduttore a Firenze. I pm, aggiunge il quotidiano, hanno ascoltato anche il giornalista Paolo Orofino. Che era stato contattato da Giletti in occasione della preparazione delle puntate sulle stragi. Giletti fino a poche ore prima della mail che gli annunciava la chiusura del programma stava preparando quelle puntate. In un’occasione pubblica Cairo aveva spiegato che la chiusura del programma era dipesa esclusivamente da ragioni di audience. E che Giletti a La7 aveva sempre avuto una piena libertà editoriale.
Le convocazioni
Repubblica racconta che Cairo era già stato convocato nelle scorse settimane. Ma aveva opposto un impegno alla data scelta dai pm. L’indagine intanto pone sotto la lente proprio Baiardo. Secondo la ricostruzione l’ex gelataio di Omegna si sarebbe speso per Berlusconi e Dell’Utri. Cercando di screditare i collaboratori di giustizia che avevano parlato di connessioni con i fratelli Graviano. C’è anche un caso sull’incontro con Paolo Berlusconi del 2011. Baiardo sostiene che lo conosceva già. Perché lo aveva incontrato all’hotel Quark insieme al fratello e con Giuseppe Graviano. Madre Natura, ha detto Baiardo durante gli interrogatori, si era presentato ai Berlusconi con il suo nome. La condotta di Baiardo, secondo i pm, «non risulta permeata da una finalità truffaldina nei confronti di Berlusconi e dell’Utri». Che sono invece indicati come i soggetti «agevolati» da lui.
Leggi anche:
- «Giletti voleva mettere in scena l’inchiesta sulle stragi di mafia nel ’93». Sulla chiusura di “Non è l’arena” i pm sentiranno Urbano Cairo
- La7, parla Urbano Cairo: «In sei anni Giletti ha avuto la libertà di trattare qualsiasi argomento, anche la mafia»
- Il libro di Giuseppe Graviano (e Salvatore Baiardo?) su Berlusconi e la mafia