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Saman Abbas, per il fratello 18enne «il padre è giusto che paghi ma la madre è una vittima». Il Ris: «Sepolta in una buca di 1 metro e mezzo»

30 Giugno 2023 - 21:52 Redazione
Nell'udienza del processo sull'omicidio della 18enne, è stata ascoltata come testimone l'assistente sociale che ha seguito il ragazzo

Convinto che il padre debba pagare per quanto accaduto alla sorella, ma anche che la madre si una vittima. Nell’udienza di oggi, 30 giugno, nel processo per l’omicidio di Saman Abbas, a raccontare lo stato d’animo del fratello della ragazza uccisa la notte del 30 aprile 2021 a Novellara, in provincia di Reggio-Emilia, è un’assistente sociale. «Quando fu arrestato il padre Shabbar, disse che era giusto», riporta la consulente, «perché deve rispondere di ciò che ha fatto. È ancora arrabbiato con lui, mentre ha parlato della madre come di una vittima di questa situazione». L’assistente social poi rivela che il giovane, da poco 18enne, aveva intenzione di «cambiare nome e cognome». E spiega cosa accadde nei giorni successivi al delitto, quando fu fermato dalla polizia a Ventimiglia insieme allo zio Danish Hasnain che lo stava portando in Francia: «Disse che seguì lo zio perché gli furono promessi festeggiamenti dopo il Ramadan». Dal banco dei testimoni, l’assistente ha infine riferito delle pressioni subite dai parenti e dai genitori: «In alcune telefonate gli avevano detto di tornare in Pakistan e di ritrattare su quanto detto agli inquirenti».

La scoperta dei Ris

In Tribunale il colonnello Giampietro Lago, comandante dei Ris di Parma, ha spiegato come in effetti l’unico elemento eccezionale di questo caso è la profondità della buca scavata nel rudere vicino a casa dagli Abbas, dove è stato ritrovato il corpo della 18enne lo scorso novembre: un metro e mezzo. «Per scavare a quella profondità, servivano un lavoro fisico consistente e capacità tecniche», ha detto il carabiniere, confermando la tesi dell’accusa secondo la quale lo zioi e due cugini di Saman – tra i cinque imputati nel processo – fossero in grado di scavare quella buca, profonda un metro e mezzo.

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