Il tormentone dell’estate 2023 non è una canzone, ma l’interminabile dissing tra i rapper Salmo e Luché – I video
C’era una volta il dissing, quello delle rap battle che si svolgeva faccia a faccia su un palco, a suon di rime tra due avversari. Ma i tempi sono cambiati, e anche il dissing ha assunto nuove forme. È il caso della querelle che ormai dal 2019, a singhiozzo, porta allo scontro a distanza Salmo e Luché. Sono loro infatti i due protagonisti di questo botta e risposta che sta infiammando i social in questa estate 2023. L’ultimo colpo, in ordine di tempo, l’ha mandato Salmo, che ha chiamato in causa il rapper napoletano, citandolo nelle sue 64 Bar per Redbull.
Il guanto di sfida di Luché con “Estate dimmerda 2”
Ma a innescare il nuovo dissing è stato Luchè, al secolo Luca Imprudente, che ha attaccato il rapper sardo pubblicando su Youtube il brano Estate dimmerda 2. In un passaggio, Luché ha lanciato una “frecciata” al rapper sardo: «Che italcore, fra, il ‘Cielo in una stanza’ che quando l’ho sentito ho rivalutato Plaza…Tutta la nuova scena mo è con me…Diecimila biglietti regalati per San Siro». Secondo Luché infatti, Salmo non rappresenta un rapper che con il suo successo potrebbe riempire uno stadio, accusandolo – tra le righe – che per riuscirci avrebbe dovuto regalare biglietti pur di riempire lo stadio. Ma non solo. Luché si è anche lasciato andare a un’ulteriore sfida: «Non ti disso da un millennio, ma mo mi sembra il momento. Ti giuro non lo volevo fare, fra, da Russell Crowe sei diventato Pio e Amedeo, che imbarazzo quel tuffo nella piscina di Sanremo. Sei l’italiano medio. Sei il maestro della mossa sbagliata. Decidi se vuoi continuare in studio oppure in strada». Insomma, il guanto di sfida sul palco è stato lanciato.
La risposta di Salmo con “Dove volano le papere”
È però arrivata la risposta da parte del rapper sardo, che nel giro di alcuni giorni ha pubblicato su Youtube il brano Dove volano le papere, con un attacco più che eloquente: «Luchè rest in peace». E anche Salmo inanella una serie di invettive contro Luché: «Il cocco di mamma si è offeso. Vedi Luchè e dopo muori dal ridere. Mi dispiace: tu che batti me? Mai. Nei Co’Sang (l’ex collettivo di cui faceva parte Luchè) eri l’ombra di Anto, poi sei diventato fashion, Brigitte Bardot. Ora sembri un croissant, però quello vuoto…Amo la tua città anche se non ci vado più, l’unica cosa che fa schifo di Napoli sei tu…Io faccio la pace con gli altri, ma tu fai pace con te stesso. Stupido». Finita qui? Macché.
La replica di Luché con “Ho paura di uscire”
Luché fa allora uscire un altro brano, Ho paura di uscire e rivolgendosi a Salmo, dice: «Ma tu pensi davvero che io possa avere paura di te, fra? Su di me non hai niente. Io ho solo fatti. Il rapperino da tastiera di stronca la carriera. Potevo farlo quattro anni fa, ti ho dato una chance. Ho subìto l’hating dei fans, avevamo un patto che non hai rispettato. Ma tu sai bene cosa facciamo a un ratto. Sono inattaccabile, indomabile….Hai bisogno di una serie per entrare nel Blocco. Dopo l’audio sanno chi sei, dopo ‘Viola’ (brano realizzato da Salmo con Fedez, ndr) tu non sai più chi sei». E infine il testo si chiude con un nuovo invito a incontrarsi: «Sabato suono in Sardegna, vuoi venire? Ci vediamo a Scampia o hai paura di uscire?». Probabilmente ci porteremo avanti per tutta questa estate questo dissing, salvo sorprese, o incontri sul palco, con un dissing come si deve.