L’attacco da palazzo Chigi sui casi Delmastro-Santanché: «Una fascia di magistrati vuole fare opposizione?»
È un attacco frontale contro la magistratura, o almeno una sua parte, quello lanciato da palazzo Chigi dopo gli ultimi sviluppi sui casi che coinvolgono il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro e la ministra del Turismo Daniela Santanché. Non è la premier Giorgia Meloni a parlare in prima persona, ma come riporta l’agenzia Ansa «fonti di Palazzo Chigi» che prendono una posizione netta a cominciare dal caso di Delmastro, su cui il gip di Roma non ha accolto la richiesta di archiviazione dei pm procedendo per l’imputazione coatta per l’accusa di rivelazione di segreto sulla vicenda di Alfredo Cospito: «In un processo di parti non è consueto che la parte pubblica chieda l’archiviazione – tuonano le fonti di palazzo Chigi – e il giudice per le indagini preliminari imponga che si avvi il giudizio». A proposito poi del caso Santanché e la rivelazione del quotidiano Domani che Santanché fosse indagata per falso in bilancio, palazzo Chigi aggiunge: «In un procedimento in cui gli atti di indagine sono secretati è fuori legge che si apprenda di essere indagati dai giornali, curiosamente nel giorno in cui si è chiamati a riferire in Parlamento, dopo aver chiesto informazioni all’autorità giudiziaria». I due casi in questione riguardano «due esponenti del governo». Circostanza che a questo punto fa domandare all’interno del governo «se una fascia della magistratura abbia scelto di svolgere un ruolo attivo di opposizione. E abbia deciso così di inaugurare anzitempo la campagna elettorale per le elezioni Europee».
Schlein: «Nota di Palazzo Chigi inaccettabile e dai toni intimidatori»
«Quella del sottosegretario Del Mastro e della Ministra Santanchè stanno ormai diventando due pagine davvero inquietanti della cronaca politica italiana.Ed è assolutamente inaccettabile in un sistema democratico che, anziché rispondere alle gravi accuse nel merito, Palazzo Chigi alimenti un pericoloso scontro tra poteri dello Stato diffondendo una nota con toni intimidatori nei confronti della magistratura.A questo punto è inevitabile che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni esca dal suo silenzio e si assuma le sue responsabilità». Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein in una nota.
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