La storia del bimbo di Caivano che abbraccia il capitano dei carabinieri: «Mi ricordo di te: hai arrestato mio padre»
Un bambino di 5 anni e il Carabiniere che aveva arrestato suo padre si rincontrano, in uno spazio che nessuno si aspettava. Nella chiesa di san Paolo apostolo a Caivano (Napoli) don Maurizio Patriciello, parroco di strada in prima linea contro la camorra e i roghi tossici di rifiuti, aveva organizzato un incontro e tra gli invitati c’era il capitano Antonio Maria Cavallo, giovane comandante della Compagnia carabinieri di Caivano. Il piccolo Davide (nome di fantasia, ndr), presente all’incontro, lo ha riconosciuto subito: «Sei venuto di notte e hai portato via papà. Avevi la giacca nera come quella che porti adesso», gli ha detto. Per poi avvicinarsi al carabiniere e dargli un abbraccio. In un primo momento il militare ha avuto timore di una reazione negativa, ma per il bimbo è stato da subito un bel momento. «Posso stare con te?», gli ha chiesto Davide per poi sedersi accanto a lui per buona parte dell’incontro in parrocchia.
Il commento del carabiniere
«Davvero un momento speciale e sorprendente. All’inizio ho provato un attimo di imbarazzo, poi sciolto nella dolcezza e nella spontaneità dell’abbraccio del piccolo», ha raccontato il militare. Il parco Verde, dove si trova la chiesa in questione, è molto noto alle cronache locali per vicende di spaccio e di camorra, per tragedie come quella della piccola Fortuna, uccisa dopo essersi ribellata all’ennesima violenza sessuale; e ancora, nel marzo 2022, per l’ordigno fatto esplodere all’esterno della chiesa dello scomodo don Patriciello, finito sotto scorta. «Il futuro si costruisce, oltre alla presenza delle forze armate, anche con i servizi sociali e la concreta attenzione politica quotidiana», commenta don Maurizio. «Il parco Verde mi ha adottato – incalza il capitano – e i sorrisi della gente ripagano il lavoro svolto».
Foto di copertina: Facebook / Don Maurizio Patricello
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