Francia, vietata ogni marcia in ricordo di Adama Traorè ucciso dalla polizia: la rabbia della sorella
Si attende l’arrivo a breve dell’ordine della prefettura di Parigi per vietare il raduno in Place de la République per ricordare il settimo anniversario della morte di Adama Traoré, il ragazzo nero morto durante un fermo di polizia nel 2016. È quanto annuncia il quartier generale della polizia alla stampa francese. Una decisione che sta accendendo non poche polemiche e la rabbia di Assa Traoré, sorella del giovane ucciso, nonché colei che aveva chiesto di organizzare la manifestazione. Quest’ultima era inizialmente prevista nel Val-d’Oise, ma ieri il tribunale amministrativo del luogo ne ha vietato la realizzazione, mandando su tutte le furie i cittadini e il partito La France insoumise che ha riconvocato la manifestazione nel centro di Parigi. «Queste marce sono sempre state pacifiche. È proprio il fatto di vietarlo che può causare tensioni, perché la gente è arrabbiata, bisogna capirlo», ha dichiarato il deputato francese Antoine Léaument che in un tweet ha annunciato che andrà comunque a Place de la République alle 15, nonostante il divieto.
July 8, 2023
Perché è stata vietata
Il divieto è una delle misure che sono state adottate per contenere la violenza e le rivolte in corso in Francia, scoppiate per la morte di Nahel, il ragazzo di 17 anni ucciso da un agente di polizia a Nanterre, nella periferia di Parigi. Le proteste stanno interessando centinaia di città in tutto il Paese, molte delle quali in preda a saccheggi e devastazioni. Nelle scorse settimane Emmanuel Macron ha svolto una riunione di crisi all’Eliseo, nella quale ha escluso l’ipotesi di avviare lo stato d’emergenza, ma ha rafforzato il dispiegamento di forze di polizia. Si parla di oltre 40mila agenti sul campo. Le rivolte sembravano volgere al termine, ma la scorsa settima è morto un altro ragazzo di 27 anni a Marsiglia, sempre per mano di un poliziotto. Nonostante i divieti, in molte città francesi oggi 8 luglio ci saranno diverse marce cittadine di «lutto e rabbia» contro la violenza della polizia.
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