La seconda versione di Ignazio La Russa sul figlio e la ragazza: «Lui mi ha detto che lei era lucida»
Subito dopo che è diventata pubblica l’accusa di stupro nei confronti di suo figlio Leonardo Apache, il presidente del Senato Ignazio La Russa lo ha difeso con una nota. Successivamente ha dovuto fare una parziale marcia indietro. Ma in una serie di dichiarazioni riportate dal Messaggero è tornato sull’argomento. La Russa senior era fuori da un ristorante vicino al suo studio legale a Milano. E ha detto: «Mio figlio mi ha detto che non la vedeva da anni e che quella sera le ha raccontato tante cose della sua vita a dimostrazione che era lucida». La mattina dopo c’era in casa anche lui, insieme a sua moglie. Ha visto la ragazza, ma solo «sfuggevolmente». «Ho aperto la porta, l’ho vista, era tranquilla e poi se ne è andata».
Il testimone
Secondo l’avvocato della ragazza Stefano Benvenuto ora La Russa potrebbe essere chiamato in tribunale come testimone contro il figlio. Al quotidiano romano La Russa ha ribadito che crede a suo figlio. E questo perché «ho parlato da padre, non da avvocato». E sul punto dice che «le critiche alla denuncia possono essere fatte. Per come è stata fatta ci possono stare» (il riferimento è ai giorni trascorsi dai fatti). «Ma spetterà all’avvocato difensore spiegarle e chiarire la posizione del ragazzo». Quanto a lui, «mi dispiace. Sono stato frainteso. Di certo non era mia intenzione accusare la ragazza. La giustizia farà il suo corso», conclude.
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