Roma, “Free Park” colpisce ancora. E la procura apre un’inchiesta sul giustiziere dei parcheggi
La caccia all’uomo che imbratta le automobili parcheggiate in doppia fila a Roma rischia l’escalation. Il “serial writer del Quadraro”, come lo chiamano i giornali, potrebbe finire nei guai. La procura ha infatti aperto un’inchiesta per l’ipotesi di reato di danneggiamento. Gli investigatori, spiega oggi l’edizione romana di Repubblica, si sono accorti che agisce sempre nella stessa zona tra Porta Furba e Quadraro. E ora acquisirà i filmati delle telecamere nei giorni degli imbrattamenti. «Se te becco che me scrivi sulla macchina vado in prima pagina e me faccio trent’anni», si scrive intanto sui social network. Ma secondo i poliziotti potrebbe non esserci un unico serial writer. Nel senso che il clamore suscitato dalla prima iniziativa potrebbe aver scatenato gli emulatori. Sono infatti già quattro le automobili imbrattate di cui si sa. Segno che ce ne potrebbero essere molte altre. Tre auto sono state infatti siglate con il marchio di fabbrica “Free Park”. Sono state viste in diverse strade del quartiere: via Marco Decumio, Via Selinunte e in viale Opita Oppio. La quarta è un’auto rossa con una scritta al momento inedita. Invece di “Free park”, sull’auto è scritto a caratteri cubitali, con una bomboletta spray bianca, “contromano”.