Fingono malore per farsi dare un passaggio a Riccione dall’ambulanza, poi il video su TikTok: denunciati dai soccorritori
Denunciati per interruzione di pubblico servizio e procurato allarme. È questa la coda della bravata di due ventenni che hanno chiamato i soccorsi, fingendo un malore, per farsi accompagnare a Riccione e hanno poi pubblicato il video sui social. Su TikTok le immagini sono diventate virali, così tanto che anche gli operatori dell’Ausl che erano intervenuti per aiutarli le hanno viste. «Stigmatizzando in modo assoluto il fatto», ha sottolineato il dottor Maurizio Menarini, direttore centrale operativa del 118 ed emergenza territoriale Romagna, «l’Ausl della Romagna ha proceduto con denuncia penale nei confronti dei due soggetti rappresentati nel video in quanto hanno distolto mezzi di soccorso dal loro compito di istituto e creato un allarme ingiustificato». Nel filmato di circa 7 minuti uno dei due ragazzi chiama i soccorsi dicendo che il suo amico è svenuto e non riprende i sensi. I due sono su una strada assolata, a Coriano, in una zona industriale a una decina di chilometri da Riccione. «Siamo sperduti in campagna e mo’ risolviamo la situazione», dice il giovane prima di chiamare il 118. Al telefono gli operatori sono cordiali e gli danno istruzioni per prestare le prime attenzioni all’amico. Dopo qualche minuto, viene inviato un mezzo. I ragazzi se la ridono: «Viene all’ambulanza a prenderci, e chi c’ha voglia di tornare a piedi a Riccione, guarda dove ca**o stiamo». I due vengono portati al Pronto soccorso di Rimini, dove vengono effettuate le procedure di triage e accettazione, poi dopo qualche minuto si allontanano volontariamente dalla struttura. Il video finisce sui social e diventa virale, decine di migliaia di visualizzazioni. Anche quelle di chi ha prestato i soccorsi. «Fenomeni vergognosi e in nessun modo giustificabili, come quello riportato nel video, devono ancora di più far riflettere sulla necessità di difendere il valore del servizio sanitario pubblico e sulla diffusione di una cultura “civica” che ne consenta il più appropriato utilizzo», ha concluso Menarini. I giovani, milanesi di origine magrebina, sono stati identificati dai carabinieri di Riccione e saranno indagati per interruzione di pubblico servizio e procurato allarme.
@ssikerim ♬ suono originale – KERIM
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