Sentita per 3 ore la 22enne che ha denunciato La Russa jr: la ragazza ha confermato le violenze. Attesi nuovi testimoni: i punti da chiarire
Nelle tre ore di colloquio davanti ai pm di Milano e agli investigatori, la 22enne che ha denunciato Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, ha confermato le accuse per violenza sessuale nei confronti del 19enne, attualmente indagato. La giovane è stata sentita dal sostituto procuratore, Rosaria Stagnaro, e dall’aggiunto, Letizia Mannella, negli uffici della Questura di Milano fino al primo pomeriggio di martedì 11 luglio. Magistrati e investigatori hanno poi cominciato l’audizione di un’amica con la quale la ragazza ha scambiato una lunga chat la mattina dopo le presunte violenze, al risveglio, quando la 21enne avrebbe preso coscienza di quanto accaduto. A seguire e fino a sera verranno poi ascoltate altre due giovani. Un’amica, con la quale la vittima era andata al locale Apophis la sera del 18 maggio, e un’altra amica incontrata lì. Quel pomeriggio, successivo alle violenze denunciate, la vittima si è recata al Centro antiviolenza della Clinica Mangiagalli, dove le hanno riscontrato la presenza di alcune sostanze nel sangue. Tra gli esperti c’è dibattito sulla possibilità che quanto assunto della ragazza possa riprodurre gli effetti della droga dello stupro. Che comunque evapora velocemente. E, scrive il quotidiano, dalla cartella clinica non risulta che sia stato ricercato. La ragazza inoltre non aveva tracce di alcol nel sangue.
Leggi anche:
- Chi è il dj accusato di stupro insieme al figlio di La Russa? L’avvocato della ragazza: «Controlli sulla movida di Roma»
- Le indagini su Leonardo La Russa: la droga, il mistero delle lesioni e le chat della ragazza
- Quali sono le sostanze rilevate nel sangue della 22enne che ha denunciato per violenza sessuale il figlio di Ignazio La Russa