Milano, stretta dopo i ciclisti investiti: da ottobre stop ai camion senza sensori per l’angolo cieco. In area C via auto in sosta dopo 2 ore
Il Comune di Milano ha deciso lo stop dei camion privi dei sensori per la rilevazione dell’angolo cieco nello specchietto, dopo i diversi incidenti anche mortali che hanno riguardato ciclisti e pedoni nel centro abitato. Il nuovo pacchetto sulla mobilità approvato dalla giunta guidata da Giuseppe Sala va a modificare le regole in vigore sull’Area B, la zona a traffico limitata grande di fatto quasi quanto l’Intera città, andando a fermare la circolazione dei mezzi pesanti superiori alle 3,5 tonnellate che non siano dotati di sistemi in grado di rilevare la presenza di pedoni e ciclisti vicino alla parte anteriore o sul lato del marciapiede, in modo da emettere un segnale di allerta. Il divieto di circolazione entrerà in vigore dal 1 ottobre dalle 7.30 alle 19.30 dal lunedì al venerdì.
I mezzi coinvolti
I nuovi obblighi scattano entro il 1 ottobre, con deroga fino al 31 dicembre 2024 se dimostrano di aver ordinato e sono quindi in attesa dell’installazione dei sensori, i veicoli nella categoria «M3», destinati al trasporto di persone, con più di otto posti a sedere e con massa non superiore a 5 tonnellate, e «N3», destinati al trasporto merci, con massa superiore a 12 tonnellate. Obbligo invece a partire dal 1 ottobre 2024, con deroga fino al 31 dicembre 2025, per i mezzi «M2», destinati al trasporto di persone con più di otto posti a sedere oltre al conducente e con massa non superiore a 5 tonnellate, e «N2», mezzi destinati al trasporti merci con massa tra 3,5 e 12 tonnellate.
Le nuove regole per le auto
Cambiano anche le regole per la sosta in centro a Milano, dove nell’area C, all’interno della cerchia dei Bastioni, non si potrà lasciare l’auto parcheggiata per più di due ore consecutive. «C’è molta sosta a Milano che chiamiamo parassitaria – spiega il sindaco Sala – cioè di chi viene in città e pianta la macchina tutto il giorno e toglie spazio di sosta a chi ne ha bisogno, per questo stabiliamo la limitazione».