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Forza Italia, il nuovo corso di Tajani in continuità con Berlusconi: «Sosteniamo la riforma della giustizia di Nordio»

16 Luglio 2023 - 07:59 Redazione
Il neo segretario di FI, sulla separazione delle carriere, sottolinea: «Non c'è nulla contro i magistrati: è un modo per avere un processo giusto e che possa essere davvero al di sopra delle parti»

«Di presidente nella storia di Forza Italia ce ne sarà solo uno, Silvio Berlusconi». Ed è sul tema della giustizia che Antonio Tajani, dopo la nomina pro-tempore a segretario di Forza Italia, porterà avanti la battaglia del Cav. La continuità con Berlusconi trova sponda nel ministro della Giustizia Carlo Nordio e la sua riforma della giustizia che prevede, tra le altre, l’abolizione dell’abuso d’ufficio, la stretta sulle intercettazioni e la limitazione del reato di traffico di influenze. E la volontà di rivedere il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, che Tajani definisce «un’analisi impeccabile», difendendo le parole del ministro in un momento in cui i suoi colleghi di partito invece rimangono prudenti. Nel suo primo discorso da segretario, Tajani, dal palco dell’Hotel Parco dei Principi, ha dichiarato: «Dobbiamo concludere la nostra rivoluzione liberale e andare avanti su un principio fondamentale per noi, che è il garantismo. Voglio essere chiaro: essere garantisti non significa essere deboli verso la criminalità: non si tratta di cambiare o rendere più debole la lotta alla malavita organizzata, anzi. Questa lotta dobbiamo indurirla, utilizzando i migliori sistemi. E leggendo quello che ha detto il ministro Nordio credo voglia rafforzare una posizione e non indebolirla». Quanto alla separazione delle carriere, il segretario di Forza Italia, precisa: «Non c’è nulla contro i magistrati, è un modo per avere un processo giusto e per innalzare il ruolo giudicante perché possa essere davvero al di sopra delle parti». Insomma, una piena continuità con gli ideali «di libertà, giustizia e democrazia», ribaditi anche nella lettera dei figli di Berlusconi e letta ieri durante il Consiglio nazionale.

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