Le auto elettriche cinesi e i loro difetti più frequenti: cattivi odori e rumore eccessivo
La necessità di rendere più sostenibile il settore dei trasporti ha portato a un aumento esponenziale delle vendite di auto elettriche negli ultimi anni. Non sempre però la quantità va di pari passo con la qualità. Lo rileva il JD Power 2023 China New Energy Vehicle Initial Quality Study, che esamina i difetti più frequenti riscontrati nelle auto elettriche o ibride plug-in acquistate in Cina tra luglio 2022 e gennaio 2023. L’indicatore di riferimento è il PP100, ossia il punteggio di difettosità per ogni 100 veicoli venduti. Nel 2022 si attestava a 152 punti, ma nel 2023 è salito fino a raggiungere quota 173. «Le case automobilistiche devono prestare maggiore attenzione all’esperienza dell’utente e alla gestione della qualità mentre accelerano il lancio di nuovi modelli – commenta Elvis Yang, direttore generale dei prodotti automobilistici di JD Power China -. La qualità dei nuovi modelli è inferiore a quella dei modelli di riporto. E un periodo di ricerca e sviluppo più breve stanno contribuendo a questo declino».
I problemi ricorrenti
Lo studio di JD Power, società americana di marketing, è stato condotto intervistando 7.191 proprietari di auto elettriche e ibride acquistate in Cina. Il sondaggio ha riguardato 81 città e 76 modelli di veicoli, prodotti da 35 marchi diversi. L’indagine sulla qualità delle auto ha esaminato sia i problemi di progettazione sia i difetti e i malfunzionamenti. Tutto suddiviso in dieci categorie: funzioni/comandi/visualizzazioni; esterno; interno; sistema di infotainment; sedili; esperienza di guida; assistenza alla guida; propulsore; batteria; clima. Dallo studio emerge che sono due i problemi più ricorrenti: l’odore sgradevole degli interni della vettura e il rumore eccessivo durante la guida. Per quanto riguarda i singoli modelli, sono le Xpeng P5 e P7, insieme alla Volkswagen ID.3, a registrare le migliori performance per qualità.
I numeri delle auto elettriche in Cina
Pechino è di gran lunga il leader mondiale nella produzione e nel commercio di auto elettriche. Tra i veicoli venduti nel 2022, più di uno su quattro era a batteria (25,6%). In termini assoluti, si tratta di 5,36 milioni di auto elettriche vendute e 1,52 milioni di veicoli ibridi plug-in. Ai mezzi privati si aggiunge poi il trasporto pubblico, che il governo di Xi Jinping punta a elettrificare fino a raggiungere l’80% della flotta complessiva. A crescere in Cina, sottolinea il report di JD Power, sono soprattutto le vendite di Suv, sia elettrici che plug-in, che registrano rispettivamente un +8,7% e +7,3% rispetto all’anno precedente.
Il confronto con gli Usa
Qualche mese fa, JD Power ha condotto la stessa analisi anche nel mercato di veicoli elettrici presenti negli Stati Uniti. Un sondaggio che ha coinvolto 93.380 automobilisti, intervistati per capire come è andata la loro esperienza da clienti nei primi mesi di utilizzo del veicolo. In questo caso i problemi più menzionati sono stati tre: clacson che suonano male, porta-bicchieri difficilmente utilizzabili e le maniglie hi-tech delle portiere non sempre funzionanti. A far registrare le performance peggiori sono quattro case automobilistiche: Tesla (257 PP100), Rivian (282 PP100), Polestar (313 PP100), Lucid (340 PP100).
Credits foto: EPA/Alex Plaveski | Una fabbrica di auto elettriche BYD a Xi-an, in Cina (14 ottobre 2019)
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