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Cuno Tarfusser: il giudice che parla di errore giudiziario per la strage di Erba finisce sotto inchiesta

18 Luglio 2023 - 06:30 Redazione
cuno tarfusser strage di erba
cuno tarfusser strage di erba
Il sostituto pg di Milano accusato dal capo dell'ufficio: la sua dirigente ha firmato un esposto

Il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser crede che Olindo Romano e Rosa Bazzi non c’entrino nulla con la strage di Erba. Per questo ha chiesto alla Corte di appello di Brescia la revisione del processo che ha condannato all’ergastolo per gli omicidi dell’11 dicembre 2006. Ma intanto per lui c’è un procedimento disciplinare in arrivo. La procura generale della Cassazione gli contesta di aver depositato la richiesta di revisione «violando il documento organizzativo dell’ufficio». La sua dirigente Francesca Nanni ha firmato un esposto.  Intanto per il processo è in ballo anche un’istanza di revisione. Presentata dall’avvocato Fabio Schembri, che rappresenta Olindo e Rosa. E che punta su nuove consulenze scientifiche e contesta le intercettazioni tra i coniugi.

La procura e il procuratore

La procura, spiega oggi il Corriere della Sera, accusa Tarfusser di aver «violato i doveri di correttezza, riserbo ed equilibrio» quando il 31 marzo depositò di propria iniziativa in cancelleria la richiesta di revisione della condanna definitiva dei due ergastolani. Perché secondo l’accusa lo avrebbe fatto «in palese violazione del documento organizzativo dell’ufficio che assegna all’Avvocato generale e al Procuratore generale» (che in caso di dissenso ha l’ultima parola) «la facoltà di richiedere la revisione di sentenze» qualora sopravvengano nuove prove di innocenza. La procura di Como ha già respinto gli argomenti del magistrato. Mentre lui aveva già ventilato la possibilità di trasmettere gli atti di persona. E ha parlato di tre nuove prove da sottoporre al giudizio dei togati.

Le tre nuove prove

Le tre nuove prove contestano in primo luogo la testimonianza di Mario Frigerio, che ha accusato la coppia. Il pg cita i nomi di 17 consulenti del pool difensivo con i punti salienti delle loro relazioni fatte proprie da Tarfusser e allegate. Sostiene che quella di Frigerio fosse una falsa memoria. Perché nelle sue condizioni fisiche non poteva «rendere valida testimonianza. Mentre le confessioni sono da considerarsi false e acquiescenti. Le ammissioni di Rosa Bazzi e Olindo Romano, «risultano piene di errori». Molti elementi della scena del crimine vengono «sbagliati» (tra il 50 e il 70%). Soprattutto «per quel che riguarda il nucleo centrale della Strage».

Le consulenze

Per il quadruplice omicidio nel 2006 del bimbo di 2 anni Youssef Marzouk, di sua madre Raffaella Castagna, di sua nonna Paola Galli e della vicina di casa Valeria Cherubini, nonché per il tentato omicidio di Mario Frigerio Bazzi e Romano sono stati condannati all’ergastolo. Tarfusser è accusato di aver tenuto contatti con la difesa dei due per mesi senza avvisare il vertice della procura. Interrogato a Roma nel disciplinare dal sostituto pg di Cassazione Simone Perelli, ha rivendicato la propria imparzialità. Poi ha sostenuto che la procedura che avrebbe violato serve per i casi ordinari e non per quelli eccezionali. Intanto la pg non ritiene ammissibile la trasmissione a Brescia degli atti.

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