Accordo Meta-Microsoft sull’intelligenza artificiale, il modello linguistico Llma 2 diventa gratis per «ricerca scientifica e usi commerciali»
Nuovo accordo tra Meta e Microsoft. L’azienda di Mark Zuckerberg sta collaborando con il gigante tecnologico per fornire Llama 2, una nuova generazione del modello linguistico open source già lanciato da Meta e basato sull’intelligenza artificiale, a titolo gratuito sia per la ricerca, sia per uso commerciale. Ad annunciarlo è stato lo stesso Zuckerberg con un post su Facebook. L’imprenditore statunitense entra, così, sempre di più nell’agone dell’Intelligenza artificiale già presidiato da ChatGPT e Bard di Google. «Rendendo disponibili a titolo gratuito i modelli di IA, si possono ottenere vantaggi per tutti. Dare alle aziende, alle startup, agli imprenditori e ai ricercatori l’accesso a strumenti sviluppati su una scala che sarebbe difficile costruire da soli, supportati da una potenza di calcolo a cui non potrebbero altrimenti accedere, aprirà loro un mondo di opportunità per sperimentare, innovare in modi entusiasmanti e, in ultima analisi, trarre benefici economici e sociali», si legge nel comunicato dell’azienda. «Crediamo – inoltre – sia più sicuro: aprire l’accesso ai modelli di intelligenza artificiale significa che una generazione di sviluppatori e ricercatori può sottoporli a stress test, identificando e risolvendo rapidamente i problemi». L’obiettivo della partnership tra i due, è quello di «democratizzare l’Intelligenza artificiale e i suoi vantaggi».
Cos’è Llma 2?
Llama 2 è un modello aperto (open source) e disponibile gratuitamente sia per la ricerca sia per uso commerciale. «È stato pre-addestrato – si legge sul post Facebook di Zuckerberg – su un volume di dati del 40% superiore rispetto a Llama 1 e sono stati apportati miglioramenti alla sua architettura». Per perfezionare i modelli, Meta ha raccolto «più di 1 milione di annotazioni umane e applicato il perfezionamento supervisionato e l’apprendimento rinforzato con il feedback umano, con risultati eccellenti in termini di sicurezza e qualità».
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