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Terni, l’ultima provocazione di Bandecchi: «I vigili sparino a chi si bagna i piedi nella fontana» – Il video

19 Luglio 2023 - 21:42 Redazione
Il sindaco di Terni non vuole clemenza per chi cerca refrigerio nella fontana di piazza Tacito. E con le mezze scuse rincara la dose

Ieri la sparata, oggi la precisazione. Il protagonista della storia è ancora una volta Stefano Bandecchi, sindaco di Terni. Ieri, nelle sue storie Instagram, il primo cittadino – nonché ex patron della Ternana – ha pubblicato la foto di alcune persone che si lavano i piedi nella fontana di piazza Tacito, in pieno centro città. «Voglio mettere un vigile urbano cecchino sul palazzo in alto a destra, secondo me al terzo sparo si tolgono», scrive Bandecchi a corredo della foto. Il sindaco di Terni poi aggiunge: «Non sono razzista per il colore della pelle, sono razzista verso gli stupidi». Le sue frasi suscitano comprensibilmente diverse polemiche sui social, al punto che il primo cittadino interviene per ammorbidire i toni: «I tre colpi di fucile ovviamente sono una provocazione, ma la multa a quei signori che si lavano i piedi nella fontana di piazza Tacito, uno dei simboli della città di Terni, non gliela toglierà nessuno», dice Bandecchi all’Ansa.

Il primo cittadino ricorda che il recupero della fontana in questione è costato due milioni e mezzo di euro e annuncia che chiederà alla polizia municipale di identificare le persone fotografare e multarle. A questo punto, il sindaco lancia una nuova provocazione: «L’alternativa alla multa è la fucilazione in piazza, dato che mi dicono che la ghigliottina a Terni non è gradita». Salvo poi aggiungere: «Ovviamente sto scherzando». Anche sul suo profilo Instagram, Bandecchi oggi torna sulla vicenda. Più che fare marcia indietro su quanto detto, continua a commentare con ironia: «Voglio chiedere scusa perché ho parlato di vigile urbano cecchino. Ma è chiaro che se spari tre colpi e non becchi due persone non puoi essere un cecchino. Quindi chiedo scusa alla parola “cecchino” perché la mia intenzione non era beccarli con delle fucilate, ma sparare a vuoto».

INSTAGRAM | La storia pubblicata ieri da Stefano Bandecchi sulle stories di Instagram

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