Netflix e la stretta sugli account condivisi: «5,9 milioni di iscritti in più». E dice addio all’abbonamento più economico in Usa
Netflix sostiene che la propria stretta sugli account condivisi, arrivata in Italia a maggio, stia funzionando. Nel senso che il numero di iscritti sta aumentando e non diminuendo, e i ricavi ne giovano. A livello globale, il gigante dello streaming ha ottenuto 5,9 milioni di nuovi iscritti nel secondo trimestre del 2023. Per questo motivo, la piattaforma integrerà il nuovo sistema anche nei Paesi dove fino ad ora non era attivo. Non solo ci sono più iscritti, anche i ricavi sono aumentati in tutte le regioni dove per condividere il proprio account si deve pagare un extra il cui costo in Italia è stato fissato a 4,99 euro al mese. La piattaforma ora dispone di 5 miliardi di utili per il 2023, 1,5 miliardi di dollari in più rispetto alle previsioni.
E l’abbonamento economico sparisce…
Di mezzo c’è anche lo sciopero di attori e sceneggiatori, che bloccando diverse produzioni – tra cui Stranger Things, Big Mouth, Emily in Paris e The Sandman – ne ha congelato i costi. Per il Chief Financial Officer di Netflix, Spencer Neumann, si tratta di un segno che questo incremento sia «ampiamente dovuto» alla nuova politica sulle password, riporta The Verge. Tradotto: i prezzi non dovrebbero salire ulteriormente. All’incremento degli iscritti potrebbe aver contribuito anche il nuovo piano di abbonamento scontato ma con la pubblicità, in Italia al prezzo di 5,49 euro, che ha portato 5 milioni di persone in più a usare il servizio. Numeri promettenti per il gigante dello streaming. Forse anche per questo la compagnia ha deciso che il proprio abbonamento più economico tra quelli senza pubblicità – quello da 9,99 dollari – non ha più ragione d’esistere, quantomeno in Canada, Stati Uniti e Regno Unito. La novità, però, vale solo per i nuovi iscritti. Chi già lo aveva e non ha mei smesso di pagarlo, potrà continuare a goderne.