Giorgia Meloni su Patrick Zaki: «Non mi aspetto riconoscenza. Era giusto liberarlo, e l’abbiamo fatto»
«Per noi era un obiettivo importante, io sono molto contenta di averlo centrato e voglio anche dire che, rispetto al dibattito di questi giorni, non mi aspetto per questo riconoscenza, non mi interessa. Era giusto farlo, l’abbiamo fatto, lo facciamo indipendentemente da ogni altra considerazione». A parlare è la premier Giorgia Meloni in merito alla liberazione di Patrick Zaki e probabilmente facendo riferimento al rifiuto da parte del giovane egiziano dell’aereo messo a disposizione dal governo. Una scelta che ha acceso alcune polemiche. Il ricercatore dopo tre anni e mezzo di calvario arriverà domenica 23 luglio in Italia, all’aeroporto di Milano Malpensa, e poi ad accoglierlo sarà Bologna, nonché la città dove ha studiato e si è laureato da remoto. Sollecitata su come si è arrivati alla grazia concessa a Zaki, la presidente del Consiglio risponde in un’intervista al Tg1: «Con pazienza e determinazione. Io penso che la grazia concessa a Patrick Zaki sia un altro segno del rispetto che l’Italia ha in questo momento e anche di un approccio diverso con i paesi nordafricani che è rispettoso pur nelle enormi differenze che esistono tra noi».
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