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Bari, McDonald’s ammette il malfunzionamento dei condizionatori: «Ma Casamassima resta aperto»

23 Luglio 2023 - 17:27 Redazione
Dopo lo sciopero indetto dai dipendenti e dalla Cgil, è stato chiuso il locale di via Sparano

Temperature allucinanti, tra friggitrici e cucine, stanno mettendo in ginocchio i dipendenti di diversi locali del McDonald’s di Bari, che hanno deciso di scioperare, con il supporto dei sindacati. Qualcosa si è mosso: il ristorante in pieno centro a Bari (in via Sparano) ha chiuso al pubblico per oggi. E ora McDonald’s Italia ammette che i condizionatori di Bari Sparano e Bari Casamassima sono effettivamente «malfunzionamenti». In una nota, l’azienda fa sapere che «il licenziatario che gestisce i due ristoranti desidera precisare che la manutenzione ordinaria degli impianti di condizionamento è stata effettuata di recente, nel rispetto dei protocolli interni e a norma di legge, come avviene in tutti i ristoranti McDonald’s in Italia». Ma le condizioni di caldo eccezionale avvenute in questi giorni hanno creato problemi tecnici. «Sono stati prontamente affrontati – precisa la catena di fast food – posizionando condizionatori d’aria mobili nei ristoranti e chiedendo alla società manutentrice la sostituzione degli impianti non funzionanti nel minor tempo possibile. I dipendenti, inoltre, hanno effettuato pause dal lavoro di 10 minuti ogni ora». Ciononostante, hanno deciso di chiudere il locale oggi in via precauzionale.

La situazione a Casamassima

Una chiusura quella di via Sparano che ha lasciato soddisfatti dipendenti e sindacati. A differenza del ristorante di Casamassima, rimasto aperto. McDonald’s ha confermato che non chiuderà e che terrà aperti solo i servizi Drive e McDelivery. «In questo ristorante il problema agli impianti è più limitato e, attraverso il posizionamento di ulteriori unità mobili di condizionamento e con la chiusura delle porte di ingresso al locale, la temperatura interna rimane sotto controllo e compatibile al lavoro in sicurezza», dichiara l’azienda. Una motivazione che non convince né la Cgil né i dipendenti che hanno incrociato le braccia. E per questo, hanno deciso di mantenere comunque «lo stato di agitazione di tutto il personale e lo sciopero con sit in previsto dalle ore 21 di stasera alle ore 23».

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