Tetti scoperchiati, alberi caduti, allagamenti: il risveglio di Milano dopo la «notte di Apocalisse» – I video
Sono «incubo» e «apocalisse» le due parole più usate sui social per descrivere l’ultimo violento nubifragio che si è abbattuto la scorsa notte su Milano. Quando l’orologio segna le 4 del mattino, il boato dei tuoni sveglia buona parte della città. Raffiche di vento, scariche di fulmini, grandine. Un temporale come non se ne vedevano da tempo, che ha coinvolto non solo Milano ma anche buona parte dell’hinterland e della Brianza, lasciando dietro di sé una lunga scia di danni. I vigili del fuoco di Milano parlano di una «situazione molto pesante in tutta la città Metropolitana» con «interventi senza sosta ormai da qualche giorno». A partire dalle 4 di questa mattina, ora in cui il temporale ha raggiunto l’apice della sua forza, ai pompieri sono arrivate oltre 200 richieste di interventi. Di queste, molte sono dovute a cadute di alberi, allagamenti, tetti scoperchiati e danni ad abitazioni. Il Castello Sforzesco, una delle principali attrazioni turistiche della città, è stato chiuso al pubblico in mattinata «a causa dei danni provocati dal forte maltempo». «Parliamo da tempo di cambiamento climatico e siamo stati un po’ refrattari, convinti che si trattasse soltanto di un fatto contingente», diceva giusto ieri il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci. E invece, precisa il ministro, «la tropicalizzazione del clima è arrivata anche in Italia e di questo dobbiamo prendere atto».
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