Saviano fuori dalla Rai, l’affondo di Michela Murgia: «Che schifo, questa è censura di un programma antimafia»
Non ci sta, Michela Murgia, a mandare giù la notizia della cancellazione del programma di Roberto Saviano da parte del Cda della Rai. «Che schifo stiamo vedendo?», chiede e si chiede la scrittrice in un lungo post su Instagram. Murgia tiene a mettere subito in evidenza come sia stato bloccato un prodotto già completato mesi fa: «Non si parla di una nuova trasmissione, che ovviamente nessuno era così ingenuo da pensare che avrebbero mai dato a Saviano col nuovo corso fascista in Rai, ma della censura diretta di 4 puntate di una trasmissione antimafia già girata mesi fa a spese dell’azienda». A suo avviso, la mossa di Viale Mazzini non è nient’altro che un modo del governo di «pareggiare i conti». Di cosa? Dell’esclusione di Filippo Facci, che definisce come «il picchiatore verbale che ha insultato la ragazza coinvolta nel caso di Leonardo Apache La Russa». Un paragone, secondo Murgia, totalmente fuori luogo.
«Quando ci chiederanno scusa?»
«Come se criticare un ministro che fa leggi che lasciano morire la gente in mare (Matteo Salvini, ndr) fosse paragonabile a insultare la presunta vittima di uno stupro. Come se Saviano non stesse già rispondendo in tribunale delle sue affermazioni critiche politiche, perseguitato giudizialmente da tre ministri di questo governo», attacca Murgia. «Come se in questo paese si potesse fare tutto ai nemici politici, tanto non reagisce più nessuno. Io mi domando». Infine, la scrittrice si chiede: «Ma quando ci chiederanno scusa quelli che per anni hanno continuato a dire che eravamo dei fanatici che vedevano pratiche fasciste ovunque? Quando?».
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