Lo sfogo di Vasco Rossi assediato a Zocca: «Anche io ho bisogno della mia normalità»
Il cantante Vasco Rossi si sente assediato a Zocca. La cittadina in provincia di Modena al rocker ha dato i natali. E lui ancora ci va. Per riposarsi dopo le tournée come l’ultima: giri in bici, passeggiate nei boschi e così via. Ma deve anche fronteggiare l’assedio dei fans. «Mi fa piacere far piacere a chi viene qui. Ma non è che qualcuno, per il fatto che viene dalla Sicilia o da ancor più lontano, possa pretendere un autografo», spiega a La Stampa. Il quotidiano racconta delle regole e dei cartelli fissati all’inizio della strada di casa sua. E di due appuntamenti al giorno riservati al suo pubblico: «Dedico due momenti della mia giornata a queste cose. Per il resto voglio fare la mia vita». Perché «ho bisogno della mia normalità», aggiunge. Perché «tengo sempre distinte la mia vita normale da quella da rockstar».
Il buen ritiro
Una normalità fatta di partite a briscola al Bipap, il bar del suo amico Massimo Manzini. La sua giornata somiglia a quella di un vacanziero: «Vengo qui per riposarmi. Vado a camminare, a trovare mia madre. Mi piace la mia Zocca». Gli amici del suo giro lo incontrano spesso a cena. Oppure a giocare a carte al bar. Con la gente fuori ad aspettarlo. E tra i suoi amici c’è chi è d’accordo con lui. A Verucchia il vicino di casa Memo se la prende con le nuove generazioni. Che sarebbero meno rispettose della privacy rispetto alle vecchie: «Vengono qui e si comportano in maniera irriguardosa. Dovrebbero darsi una regolata». Ma come si fa, quando hai il tuo idolo a pochi passi?
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