Milano, rissa con machete e spari: 14 arresti

Blitz con agenti contro le persone coinvolte nella rissa avvenuta nella notte tra il 6 e il 7 aprile nel quartiere Gratosoglio di Milano

A Milano, gli agenti di polizia, su coordinamento della Procura, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari, nei confronti di 14 persone, tra italiani, magrebini e albanesi, «gravemente indiziati – si legge in una nota di via Fatebenefratelli – di rissa, lesioni gravi e aggravate, porto abusivo di arma da sparo ed esplosioni pericolose in luogo pubblico». Nel blitz sono stati impegnati gli agenti delle Squadre mobili di Milano, Alessandria e Caserta e dei commissariati Porta Ticinese e Scalo Romana, ma anche il Reparto prevenzione crimine e Reparto mobile che con un elicottero ha sorvegliato le operazioni dall’alto. L’inchiesta nasce a seguito di una rissa tra due fazioni, avvenuta nella notte tra il 6 e il 7 aprile scorso in via Costantino Baroni, al confine con il Comune di Rozzano. Nel corso della rissa tra i due gruppi sono state usate anche armi da fuoco e un machete. Diversi testimoni hanno riferito di aver sentito degli spari in strada, mentre due persone sono rimaste ferite in modo grave.


La vicenda

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, le persone coinvolte nella rissa hanno iniziato a scontrarsi in strada, sotto i palazzi dei residenti che hanno chiamato gli agenti segnalando quanto stesse accadendo. All’arrivo della polizia e del 118, però, erano rimaste sul posto solo due persone: un 47enne portato in codice giallo al Policlinico di Milano con contusioni alla testa e al volto e un 25enne, trasferito all’Humanitas di Rozzano, dove è stato operato all’occhio sinistro e gli sono state saturate diverse ferite al volto e alla testa. Le indagini hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti e di risalire all’identità delle persone coinvolte.


Le indagini

Le indagini sono state condotte dagli agenti della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura di Milano su supervisione del capo della squadra Mobile Marco Calì. Nella ricostruzione dei fatti sono state svolte impiegate perizie tecniche, le analisi dei filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza, oltre alle testimonianze raccolte da testimoni oculari e persone informate sui fatti. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini la rissa di via Baroni è avvenuta a seguito di un precedente scontro tra le due fazioni, iniziato alcune ore prima a Rozzano, per il controllo del territorio dell’area della periferia milanese. Secondo quanto accertato, i membri delle due bande si sono presi a calci e pugni. E nella rissa è stato usato anche un machete, con cui è stato ferito all’occhio il 25enne trasferito poi in ospedale e operato.

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