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Africa, Cina, Ucraina: cosa si sono detti Giorgia Meloni e Joe Biden alla Casa Bianca

28 Luglio 2023 - 04:21 Redazione
giorgia meloni joe biden casa bianca
giorgia meloni joe biden casa bianca
Un'ora e mezza di colloquio allo Studio Ovale. «Siamo diventati amici», annuncia il presidente Usa. Il piano Mattei per l'Africa e la Via della Seta con la Cina sul tavolo

Un’ora e mezza di colloquio a due nello Studio Ovale. Sotto la lente il Piano Mattei per l’Africa, la Tunisia, il quadrante del Mediterraneo. L’incontro tra Giorgia Meloni e Joe Biden alla Casa Bianca consente alla premier di segnare un punto sul campo delle relazioni internazionali del suo governo. Con un’apertura di credito sulle iniziative italiane in politica estera. In cambio la presidente del Consiglio conferma la linea italiana sull’Ucraina. Ma non chiude alla Cina. Anzi, annuncia un viaggio a Pechino in risposta a chi ipotizzava un addio alla Via della Seta. E si presenta in conferenza stampa dopo la polemica sul mancato incontro a due con i giornalisti. Dopo, la cena con la comunità italiana in un ristorante tipico di Georgetown, il Cafè Milano.

Il clima disteso e Cenerentola

Le cronache raccontano di un clima disteso tra i due. Biden dice a Meloni che la prima volta che l’ha incontrata ha pensato di conoscerla da molto tempo. Ai giornalisti la premier racconta di non sentirsi una “Cenerentola”: «Sono consapevole del mio ruolo e del paese che rappresento». Chiude le «polemiche inesistenti» dicendo che se l’invito per la conferenza stampa congiunta fosse arrivato lei non si sarebbe di certo rifiutata. Prima dell’incontro aveva sottolineato che «in tempi difficili sappiamo chi sono gli amici». Aggiungendo che i rapporti dell’Italia con gli Stati Uniti non cambiano con il cambiare dei governi. Rimangono ottimi. Anche lei avverte una maggiore sintonia con i Repubblicani, ma questo non le impedisce di rispettare il democratico Biden. Con il quale, fa sapere, c’è stato «solo un accenno» ai temi dei diritti Lgbtq+.

Di cosa si è parlato

Si è affrontato a lungo, invece, il tema dei rapporti con la Cina. E anche del nodo – che l’Italia ancora deve sciogliere – della via della Seta. Ma senza nessuna pressione americana, assicura la premier: «Gli Stati Uniti non ci hanno mai posto la questione di cosa debba fare l’Italia», ha precisato confermando che una visita a Pechino rimane in agenda e sarà una delle «prossime missioni». Secondo Meloni Biden ha apprezzato lo sforzo dell’Italia sul fronte Sud e sul Mediterraneo. La premier ha anche detto che l’Africa sarà al centro della presidenza italiana del G7. Così come la sicurezza alimentare, un tema che finisce sul tavolo proprio mentre Vladimir Putin annuncia la rottura del patto sul grano ucraino. L’agenzia AdnKronos scrive che con Biden Meloni ha affrontato anche il nodo dell’imponente piano messo in piedi dagli States per contrastare l’inflazione, con contraccolpi innegabili per l’Europa. Chiede «che le aziende italiane non siano penalizzate».

L’economia Usa e l’Europa

E che si punti a trovare «il giusto equilibrio tra apertura e protezione delle nostre economie e dei nostri interessi strategici». Resta fuori dallo Studio Ovale la questione della maternità surrogata, un vero e proprio caso in Italia con il percorso avviato per renderla reato universale, mentre negli States la Gpa è pratica consolidata e legale. I due concordano sul fatto che la guerra in Ucraina ha generato uno tsunami che ha travolto gli equilibri mondiali. «Eppure l’Occidente ha mostrato unità» e l’Italia non ha mai tentennato: gli States «sono consapevoli degli sforzi che gli italiani stanno facendo» per non far mancare il supporto del Paese a Kiev. Ecco dunque che i rapporti tra Italia e Stati Uniti restano «forti» e «indissolubili». Al di là dei «colori politici» dei governi che guidano i due alleati storici.

Il piano Mattei per l’Africa

A Washington, ha continuato la premier, «ho trovato anche condivisione e voglia di collaborare sulla nostra idea di un piano Mattei per l’Africa, che si sposa con altre iniziative avviate proprio dal presidente Biden». E sulla Tunisia: «La posizione degli Usa mi pare molto aperta rispetto a quello che noi stiamo facendo e non era scontato. Il rapporto tra Tunisia e Fmi è più un rapporto di difficoltà di incontrarsi. Da Biden ho trovato molto sostegno e attenzione alle iniziative che stiamo prendendo e alla volontà di essere più presenti e di dare una mano». Biden invece ha detto che «con Giorgia siamo diventati amici».

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