La versione di Renzi sul monito di Mattarella: «Non parlava della commissione Covid: va fatta, non è la replica di un’indagine penale»
Tiene il punto Matteo Renzi sulla necessità di avviare la commissione parlamentare di inchiesta sul Covid, dopo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva lanciato un monito proprio sul rischio di «un contropotere giudiziario del parlamento». La critica del Quirinale sembrava diretta proprio ai casi delle commissioni su Covid e sul caso Orlandi, ma secondo il leader di Italia Viva si tratta di un fraintendimento delle parole del Capo dello Stato: «Sorprende che qualcuno metta in relazione il monito di Mattarella con la commissione di inchiesta sul Covid – scrive su Facebook – Se c’è un argomento di cui una commissione parlamentare DEVE occuparsi è proprio la pandemia». Secondo Renzi, quella commissione è un «dovere morale», come recita il titolo del suo post. «Qui non si tratta di replicare una indagine penale. Anzi. Fare una indagine penale partendo dalle analisi dello zanzarologo Crisanti è forse la vera assurdità. La questione è un’altra: se hai una pandemia che è un evento storico con migliaia di morti, dubbi fondati sulle modalità di gestione del lockdown, degli approvvigionamenti sanitari, della gestione educativa nelle scuole, dei piani di emergenza, del ruolo della protezione civile, dell’eccesso di potere in capo a un solo commissario quando la pandemia è finita vuoi verificare quello che non ha funzionato o pensi che si debba dire che è andato tutto bene?»
Renzi poi aggiunge: «Se vuoi trarre tesoro dagli errori e capire ciò che non ha funzionato fai una commissione di inchiesta nel solco di ciò che scrive la Costituzione e che dispongono i regolamenti parlamentari. Se pensi che sia stato tutto perfetto, che sia andato tutto bene, che siamo stati i più bravi del mondo significa che ti chiami Giuseppe Conte. E allora il problema sei tu. Voterò con grande convinzione la commissione di inchiesta sul Covid non solo perché lo dico da tre anni”, conclude, ma “perché se non fai una commissione parlamentare sull’evento più straordinario degli ultimi cinquant’anni significa che non credi nel ruolo della commissione ma soprattutto non credi nel ruolo del Parlamento».