Giorgia Meloni dagli Usa: «I fatti dimostrano che il nostro è un governo affidabile»
«I fatti dimostrano che il nostro è un governo affidabile». La premier Giorgia Meloni parla con Sky tg24 a Washington ed esulta dopo la visita alla Casa Bianca. Dopo l’incontro con Kissinger la presidente del Consiglio ha quindi parlato con i giornalisti dei colloqui con Joe Biden. Uno dei temi affrontati con il presidente degli Stati Uniti è stato proprio l’Africa: «L’Italia è il principale dirimpettaio di questo continente. Per questo abbiamo una maggiore capacità di dialogare con loro». Nella seconda giornata della visita ufficiale negli Stati Uniti Meloni ha incontrato anche il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva: «Abbiamo parlato di G7 e naturalmente anche di Tunisia».
La propaganda falsa
La premier è andata all’attacco: «Io ero anticipata da una propaganda falsa, che aveva raccontato l’ipotesi di un governo come un disastro delle tenuta dei rapporti internazionali, della tenuta economica e delle istituzioni. Ma nella realtà quello che è emerso è un governo serio, affidabile, credibile, che pone con determinazione il tema dell’interesse nazionale, senza dimenticare gli interessi nazionali degli altri». Poi ha spiegato la differenza tra fare semplicemente politica ed avere incarichi di governo: «La politica e il governo dello Stato sono due materie molto diverse. Questo è un altro caso in cui la politica estera a volte si legge in modo un po’ superficiale: qualcuno ritiene davvero che quando si guida una nazione si possa parlare solo con i propri omologhi che hanno le stesse idee? sarebbe devastante, bisogna saper parlare con tutti».
Parlare con tutti
«La centralità che l’Italia assume a volte è proprio per la capacità di parlare con tutti», ha aggiunto Meloni. E ancora: «Quando rappresenti una nazione rappresenti l’interesse nazionale sulla base di una visione, che nel mio caso è conservatrice. Io ho una identità molto definita di cui sono orgogliosa ma dialogo con tutti e ho buoni rapporti con tutti». Meloni ha anche parlato del salario minimo: «Io ho aperto al dialogo ma non credo ad una opposizione dialogante, a buona parte dell’opposizione qualsiasi cosa tu faccia non va bene. Quando vedo invece un approccio non pregiudiziale, come quello di Calenda sul salario minimo, non ci sono problemi. Ma ribadisco i dubbi su questa materia. Detto questo, senza pregiudizi è importante il dialogo e il tentativo di trovare una posizione condivisa».
L’Intelligenza Artificiale
Infine, Meloni ha parlato anche dell’IA: «Quando le macchine cominciano a pensare capisci che il progresso inizia a diventare un sostituto dell’uomo, una cosa che non si può non governare, sono timorosa per le conseguenze di questo processo. Lo è anche Elon Musk». Per chiudere, due parole su Pechino: «Il mercato non può essere libero se non è anche equo altrimenti rischiamo di devastare i nostri sistemi industriali che hanno degli standard elevati che altri non hanno. Dunque non decoupling ma derisking nella definizione delle catene di approvvigionamento. È un dibattito che va fatto insieme alla Cina, non contro la Cina».
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