La Provincia di Trento vuole abbattere l’orsa che ha aggredito due cacciatori nei boschi di Roncone
La Provincia di Trento vuole abbattere l’orsa che ieri ha inseguito e aggredito due cacciatori nei boschi di Roncone. «A seguito delle verifiche di identificazione potranno seguire i provvedimenti conseguenti, tra i quali anche quello di abbattimento dell’esemplare», ha fatto sapere l’ente in una nota dopo l’incontro ravvicinato di ieri. Il plantigrado aveva due cuccioli. «Sono proseguite durante la giornata di ieri le attività del Corpo forestale trentino sul luogo dell’incontro fra i due cacciatori, che stavano compiendo un’escursione e non erano armati, e l’orsa accompagnata da un piccolo», fa sapere la provincia in una nota. «Lungo il sentiero Mandrel, che porta a malga Avalina nel comune di Roncone, sono stati recuperati alcuni campioni organici per identificare geneticamente il soggetto. Informazione che potrà consentire di conoscere la storia dell’esemplare e il territorio frequentato, ciò grazie alla banca dati del Servizio faunistico della Provincia derivante dal monitoraggio genetico della popolazione ursina. Stando alla dinamica dell’incontro ravvicinato, per classificare tale esemplare come problematico secondo il Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali occorrerà quindi completare gli accertamenti. Nel frattempo il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha avuto un colloquio con il ragazzo rimasto contuso durante la fuga per accertarsi delle sue condizioni».
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