Usa 2024, Trump stravince tra i repubblicani: il 57% lo voterebbe come presidente – Il sondaggio
Chi voleva una prova dei benefici della “persecuzione” giudiziaria di Donald Trump leggerà con poca sorpresa il primo sondaggio ufficiale della campagna elettorale 2024 commissionato e pubblicato oggi, 31 luglio, dal New York Times. Secondo i dati raccolti dal quotidiano liberal insieme al Siena College poll, l’ex presidente degli Stati Uniti alle prese con tre incriminazioni raccoglie il 57% delle preferenze dell’elettorato repubblicano staccando di ben 37 punti percentuali il rivale Ron De Santis, il governatore della Florida considerato al momento – e nonostante numerosi passi falsi – l’unico sfidante possibile del tycoon. Gli altri candidati alla nomination repubblicana – dall’ex vicepresidente Mike Pence all’ex ambasciatrice Usa presso le Nazioni Unite Nikki Haley – non superano la soglia del 3%. Il consenso nei confronti di Trump – raggiunto da nuove accuse nell’indagine federale sui documenti riservati del governo ritrovati nella sua villa di Mar-a-Lago – sarebbe piuttosto omogeneo. Donne, uomini, giovani, anziani, persone con un titoli di studio così come cittadini con scarsa scolarizzazione, moderati ed estremisti, cittadini di sobborghi, di aree metropolitane e di aree rurali: non ci sarebbe alcuna fascia demografica e sociale che supera le altre, a dispetto di analisi del voto che negli anni precedenti hanno attribuito a un elettorato meno colto e delle aree rurali la preferenza per Trump.
Il confronto con il governatore della Florida
Nel confronto con De Santis emergono tuttavia alcune differenze: i repubblicani che si descrivono come molto conservatori propendono al 65% per l’ex presidente contro un 15% che si posiziona a favore del governatore conosciuto per le sue crociate anti-woke (termine con cui i repubblicani identificano temi e militanti del politicamente corretto). Tra i repubblicani con la laurea solo il 13% voterebbe per DeSantis, una percentuale che scende ancora di più nell’elettorato over 65 dove il consenso per il governatore si ferma al 9%. Curioso come, fa notare il Nyt, a domanda diretta sui due, quasi tutti gli intervistati hanno dichiarato di «avere simpatia per DeSantis ma di amare Trump».
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