Morto un 13enne investito da un’auto pirata nel Veronese: trovato il guidatore. «Se soccorso subito Chris si sarebbe potuto salvare»
A San Vito di Negrar – in Valpolicella, nel Veronese – un ragazzo di 13 anni è morto dopo essere stato investito da un’auto pirata, fuggita dopo aver provocato l’incidente. La vittima dello schianto – avvenuto poco prima della mezzanotte di ieri, 31 luglio – è Chris Obeng, un ragazzo di origini ghanesi e residente con la famiglia a Negrar. È un operaio veronese di 39 anni l’autore dell’investimento. È stato individuato dai Carabinieri. L’uomo ha piccoli precedenti, fra cui spaccio di stupefacenti e guida in stato di ebrezza. I Carabinieri sono arrivati a lui grazie al sistema di videosorveglianza comunale ed ai rottami dell’autovettura rinvenuti sull’asfalto dai militari. Con questi elementi, è stato possibile individuare il modello del veicolo. Esaminate per tutta la notte le immagini, i militari hanno individuato il mezzo, risultato intestato ad una donna di 64 anni, ma in uso al figlio, il quale stamane aveva nuovamente usato la vettura per recarsi al lavoro, in un cantiere edile in Valpolicella. Raggiunto dai militari, il 39enne ha ammesso di essere stato alla guida della vettura ieri notte, ma non di aver investito una persona. La macchina presenta danni nella parte anteriore destra, compatibili con i frammenti rinvenuti sul terreno, e sul parabrezza sono evidenti i segni di schiacciamento tipici di quando avviene l’investimento di una persona.
La vita spezzata di Chris Obeng
Il ragazzo, che avrebbe compiuto 14 anni a settembre, giocava a calcio nelle giovanili della squadra di paese e il suo sogno era di diventare un calciatore. I genitori di Chris sono in Italia da una ventina d’anni e il padre lavora come operaio in un’azienda metalmeccanica. Dalle prime informazioni sull’incidente, sembrerebbe che il giovane stesse camminando sulla strada quando è stato colpito dalla vettura, che poi si è allontanata senza prestare soccorso. Trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Borgo Trento di Verona, il giovane è morto poche ore dopo l’incidente. Sul caso stanno indagando gli agenti della Polizia stradale, che ora sono al lavoro per ricostruire la dinamica dello schianto e individuare il pirata della strada. L’investimento è avvenuto lungo un rettilineo di via San Vito, un’arteria che attraversa il paese collinare.
Chris si sarebbe salvato se l’avessero soccorso subito
Il 14enne «poteva essere salvato se fosse stato soccorso» dopo l’incidente. Lo affermano i medici della terapia intensiva e d’emergenza dell’Azienda Ospedaliera universitaria di Verona, che la notte scorsa avevano accolto la giovane vittima. Secondo i sanitari le lesioni riportate dal giovane non sarebbero da sole compatibili con il decesso, causato invece da «arresto cardiaco per ipossia da schiacciamento». Prima di essere notato da un passante il 14enne è rimasto a terra per un periodo di tempo che potrebbe essere risultato fatale.
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