Zanzare, vespe, cimici da letto: come difendersi dagli insetti in estate, i consigli dell’esperto
Complici le temperature sempre più calde, in estate la presenza di zanzare, api, cimici e pulci è ormai all’ordine del giorno. Nella maggior parte dei casi si tratta di insetti che causano al massimo un leggero fastidio, ma in determinate condizioni possono anche provocare forti reazioni allergiche. Come difendersi? Lo spiega in un’intervista al Corriere della Sera Stefano Veraldi, professore di Clinica dermatologica all’Università Milano-Bicocca. Per quanto riguarda le punture di zanzara, precisa l’esperto, «la gravità della reazione dipende molto dalla sensibilità individuale». Pare che questa famiglia di insetti sia attratta dall’odore degli esseri umani e che abbia una certa predilezione per chi ha un’epidermide più sottile e una pelle più idrata e morbida.
La temperatura corporea
Un altro fattore che attira più zanzare è la temperatura corporea: più è alta – per esempio tra chi fa attività fisica o sta bevendo alcolici -, più è probabile essere punti. «Tra le vittime predilette – aggiunge Veraldi – ci sarebbero poi i diabetici, forse per il sangue “dolce”. Per quanto riguarda i colori, i più attrattivi sarebbero il nero, il rosso e il blu». Per quanto fastidiose, le zanzare non sono l’unico insetto con cui potremmo ritrovarci a fare i conti in estate. Uno dei più comuni è la cosiddetta «cimice dei letti», che si può nascondere nei materassi o nei muri. «Spesso l’incontro si ha in vacanza, magari in una casa di campagna rimasta chiusa per molto tempo», spiega l’esperto. La cimice dei letti morde in più punti mentre dormiamo senza che ci accorgiamo di niente. Solo al risveglio ci rendiamo conto delle punture che abbiano sul corpo. Le pulci, invece, arrivano quasi sempre da cani, gatti o altri animali domestici.
Gli altri insetti
«Per prevenirle – precisa Veraldi – l’arma più efficace è trattare regolarmente gli animali con antiparassitari specifici». Infine ci sono gli imenotteri, ossia api, vespe e calabroni. In genere si rischia di essere punti solo se li si disturba troppo. E spesso le punture causano semplici reazioni cutanee localizzate. In caso di sintomi più gravi, come difficoltà respiratorie, sudorazione eccessiva o tachicardia, è bene richiedere un intervento medico urgente. Chi sa di essere a rischio di choc anafilattico dovrebbe portare con sé l’adrenalina da auto-iniezione. Un semplice rimedio che, avverte l’esperto della Bicocca, «agisce in meno di dieci minuti ed è un vero e proprio salvavita».
Credits foto: EPA/Jim Gathany
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