Gli hacker filo-russi mettono nel mirino i siti d’informazione italiani. La Polizia postale: «Atti dimostrativi per ottenere visibilità»
Dopo le banche, i giornali. Torna a colpire il gruppo di hacker filorussi Noname057(16), che nella giornata di ieri aveva preso di mira, con attacchi Ddos, i siti di alcune banche italiane (Bper, Monte dei Paschi di Siena, Banca popolare di Sondrio, Fineco, Intesa e Fideuram). E quest’oggi il gruppo ha colpito ancora, cambiando bersaglio, colpendo i siti di diverse testate giornalistiche italiane. Secondo quanto riferito dalla Polizia Postale si tratta di «continui massivi attacchi informatici che stanno interessando non solo gli Istituti di Credito», ma anche altre realtà. «I disservizi sono limitati, (gli hacker, ndr) mirano più che altro ad ottenere visibilità. Non è solo l’Italia bersagliata, ma periodicamente anche altri Paesi dell’arco Occidentale che sostengono l’Ucraina», ha precisato la Polizia Postale.
Il comunicato
A intervenire, anche in questo caso, sono stati i tecnici della Postale e dell’Agenzia per la cybersicurezza italiana, che «stanno intervenendo a supporto dei tecnici della società interessate per il ripristino dei sistemi informatici essenziali e processando i dati utili alla ricostruzione degli eventi critici». L’Agenzia per la cybersicurezza, già nella giornata di ieri, ha lanciato un chiaro monito: «Massima attenzione alle minacce all’operatività dei siti istituzionali – ministeri, autorità, agenzie, organi costituzionali – e delle organizzazioni che gestiscono servizi essenziali per la collettività, anche in relazione ai recenti avvenimenti che hanno prodotto una breve indisponibilità di alcuni di loro». Il gruppo, in precedenza, aveva preso di mira aziende di trasporto pubblico locale, mentre lo scorso maggio avevano mandato il tilt il sito per il rilascio della carta d’identità elettronica del Ministero dell’Interno.
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