Matteo Renzi perde contro De Bortoli la causa sull’«odore di massoneria»: dovrà pagare 15 mila euro di spese legali
Il senatore di Italia Viva Matteo Renzi perde la causa civile di risarcimento danni per diffamazione nei confronti dell’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli. L’azione giudiziaria era arrivata dopo un articolo del 24 settembre 2014 e un altro del 30 aprile 2015. Nel primo aveva parlato di “stantio odore di massoneria”, riferendosi al Patto del Nazareno tra Renzi e Silvio Berlusconi. Nel secondo, il saluto ai lettori, scriveva: “Del giovane caudillo Renzi, che dire? Un maleducato di talento. Il Corriere ha appoggiato le sue riforme economiche, utili al Paese, ma ha diffidato fortemente del suo modo di interpretare il potere. Disprezza le istituzioni e mal sopporta le critiche». La sentenza del giudice di Firenze Susanna Zanda dice che i confini della critica sono più ampi nei confronti di un politico. De Bortoli ha detto che con l’allusione alla massoneria alludeva al ruolo di Denis Verdini, il cui nome era emerso nelle inchieste sulle logge P3 e P4. L’ex premier aveva chiesto 200 mila euro di risarcimento. Dovrà pagarne 15 mila di spese legali.
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