Bimbo morto a Sharm el-Sheikh, i periti: «Cure inadeguate, a ucciderlo una gastroenterite»
A distanza di 13 mesi – era il 2 luglio 2022 – dalla morte di Andrea Mirabile, il bambino di 6 anni morto durante una vacanza con i genitori a Sharm el Sheikh, i consulenti medico-legali incaricati dalla Procura di Palermo individuano in una gastroenterite, e in cure tardive e inadeguate, le cause del decesso del piccolo. Le conclusioni coincidono in gran parte con quelle dei medici di Sharm, i primi incaricati dall’autorità giudiziaria locale di effettuare l’autopsia sul corpo del bimbo. Secondo i periti, il bambino è morto per una gastroenterite di origine ignota. La famiglia iniziò a stare male pochi giorni dopo l’arrivo in Egitto. La madre, incinta di 4 mesi, ebbe solo sintomi lievi, mentre il padre e il figlio peggiorarono in poco tempo. Il medico che eseguì i primi controlli in ambulatorio individuò le cause in una intossicazione alimentare e si limitò a prescrivere dei farmaci. Le condizioni di Andrea peggiorarono e quando, il giorno dopo, venne ricoverato, era ormai troppo tardi. A causa della dissenteria, il bambino si trovava in un forte stato di disidratazione e morì poco dopo l’arrivo in ospedale. Inutili i tentativi di rianimarlo. Il padre venne invece trasportato a Palermo con un aereo, messo a disposizione dalla compagnia con cui la coppia aveva stipulato una assicurazione medica prima della partenza, e ricoverato in Rianimazione con gravi problemi renali. Venne curato e dimesso qualche giorno dopo.
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