Revocati gli arresti domiciliari per Andrew Tate, l’ex campione accusato di traffico di esseri umani
Il controverso ex campione di kickboxing Andrew Tate e suo fratello Tristan sono stati liberati dagli arresti domiciliari da un tribunale in Romania, in attesa del processo per l’accusa di traffico di esseri umani. Finché non finisce il processo, i due fratelli sono stati sottoposti a una misura meno restrittiva: non potranno lasciare il Paese, dovranno presentarsi regolarmente alla polizia per i prossimi due mesi (dal 4 agosto al 2 ottobre) e gli è vietato tentare di avvicinarsi alle presunte vittime. L’accusa a Andrew e Tristan risale allo scorso giugno quando gli inquirenti hanno ipotizzato che i due, assieme ad altre persone, avrebbero adescato giovani donne instaurando con loro delle relazioni amorose salvo poi costringerle alla produzione di contenuti pornografici.
Le donne che accusano il gruppo di Tate sono in tutto sette, di cui una avrebbe subito violenza sessuale proprio da Andrew Tate. Dal canto loro, i due fratelli hanno avviato una causa contro una donna della Florida accusata di aver detto falsamente di essere stata imprigionata in Romania. Prima dell’arresto, Tate è stato più volte criticato per la sua misoginia e per i suoi video – carichi di frasi sessiste e violente – in cui spiegava ai giovani quella che secondo lui è la strada per il successo. Oltre ad essere stato bannato da più piattaforme social, anche per diversi anni. Lo scorso dicembre è diventato virale uno scambio di tweet dove l’influecer è stato blastato Greta Thunberg.