Monza, è incinta del decimo figlio: niente carcere per la scippatrice
Una cittadina bosniaca di 32 anni deve scontare una condanna a 9 anni di carcere per scippi e reati contro la persona. Ma è incinta del decimo figlio. E per questo non finirà in carcere. Succede a Monza, dove la donna è stata rintracciata in un hotel dalla polizia insieme al compagno. Gli investigatori hanno accertato che aveva un ordine di carcerazione emesso dalla procura di Imperia. Doveva scontare una condanna a 9 anni di carcere per reati contro il patrimonio e la persona. Ma, scrive l’agenzia di stampa Agi, sin dal 2004 – quando aveva 13 anni – ha cominciato a commettere reati. Soprattutto scippi, oltre a violazioni della legge sulle armi e di quella sull’immigrazione. Ha ricevuto divieti di accesso in zone come stazioni e metropolitane di più città. Nel marzo 2023 la questura di Milano le ha vietato l’accesso allintera rete metropolitana e ferroviaria per 12 mesi.
Nel conto con la legge risultavano anche altri precedenti per false generalità e per essersi definita cittadina francese. Le condanne tra il 2004 e il 2022 avevano portato a un provvedimento giudiziario di unificazione delle condanne. Con un ordine di esecuzione di 7 anni, 11 mesi e 9 giorni di carcere da scontare, oltre a una multa dell’importo di 4060 euro. Ma durante i fermi la cittadina bosniaca risultava sempre trovarsi in situazione che non potevano consentire il trasferimento in carcere. La polizia ieri ha identificato la donna e ha certificato l’incompatibilità del suo stato con il regime carcerario. La donna ha anche esibito un certificato medico. Gli agenti non hanno potuto fare altro che disporre l’ennesimo differimento della pena.
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