Non bisogna aspettare due ore dopo aver mangiato per fare il bagno – La guida utile
Una scena che a molti ricorderà l’infanzia. Al mare, da bambini, dopo ore in acqua si torna a riva per mangiare. Una volta fatto fuori il panino, o la pasta al forno, l’intenzione era quella di fiondarsi di nuovo in mare, ma puntualmente arrivava il monito della mamma. «Aspetta almeno due ore dopo mangiato per farti il bagno». Una convinzione che per molti si è trascinata nella vita adulta, quella che sia pericoloso immergersi in acqua dopo aver mangiato, e che si dovrebbero aspettare sempre almeno due ore prima di fare il bagno. In questo articolo, vi sveleremo che non bisogna aspettare due ore dopo aver mangiato per fare il bagno.
Per chi ha fretta:
- Non è necessario aspettare due ore dopo aver mangiato per fare il bagno. Questo mito non è fondato su evidenze scientifiche.
- Il rischio di crampi o affogamento dopo aver mangiato è molto basso.
- Tuttavia, è importante attendere di aver completato la maggior parte del processo digestivo dello stomaco prima di fare attività fisica intensa.
- I bambini tendono a scatenarsi al mare molto più degli adulti, per questo spesso si dice loro di aspettare due ore prima del bagno.
- Sono i forti sbalzi di temperatura a causare le congestioni.
- Per questo è importante prestare attenzione quando fuori è molto caldo e l’acqua molto fredda (caso raro nel bacino del Mediterraneo in estate, ma comune in laghi e fiumi).
- Meglio sempre bagnarsi lentamente ed evitare di tuffarsi per non esporre il corpo allo sbalzo termico tutto assieme.
Analisi
La credenza che si debba aspettare due ore dopo i pasti prima di fare il bagno ha radici nel passato e nelle tradizioni familiari. Molti genitori e nonni raccomandano di aspettare questo lasso di tempo per evitare il rischio di crampi o affogamento durante il bagno. Tuttavia, non ci sono evidenze scientifiche che supportino questa teoria, che, come spiega Rebecca de Fiore in un articolo su Dottoremaèveroche, non è mai stata oggetto di studi specifici e rigorosi. Il mito è spesso collegato all’idea che il corpo utilizzi molta energia per digerire il cibo, quindi immergersi in acqua fredda potrebbe causare una riduzione del flusso di sangue verso gli arti e causare crampi.
Crampi e affogamento?
In realtà, il corpo è in grado di distribuire l’energia necessaria per la digestione e per il resto delle funzioni senza problemi, e fare il bagno dopo aver mangiato non influisce negativamente su questo processo. Il rischio di crampi o affogamento dopo aver mangiato e fatto il bagno è quindi estremamente basso. I crampi muscolari possono verificarsi durante il bagno, ma sono più spesso correlati a una mancanza di riscaldamento adeguato dei muscoli o a una cattiva idratazione. Fare il bagno dopo mangiato non influisce direttamente sulla capacità del corpo di galleggiare o nuotare in modo sicuro. Tuttavia, il corpo può essere messo in difficoltà da una attività fisica intensa compiuta durante il processo digestione che rischierebbe di interromperlo. Una delle ragioni per cui si dice ai bambini di aspettare prima di fare il bagno, quindi, potrebbe essere la tendenza dei più piccoli a scatenarsi più degli adulti sia dentro che fuori dall’acqua.
La “congestione”
Discorso diverso è quello della “congestione“, che spesso viene annoverata tra i rischi di un bagno dopo mangiato. Non si tratta di un termine medico, ma viene comunemente intesa come un rallentamento della digestione in occasione di importanti sbalzi termici. Sarebbe particolarmente pericoloso quindi immergersi in un bacino di acqua fredda senza aver atteso di aver completato la fase più intensa della digestione. Lo stesso si applica all’aria, meglio coprirsi dopo mangiato se le temperature esterne sono basse. Ciò avviene perché in contatto con superfici fredde, si legge ancora su Dottoremaèveroche, il sangue del corpo si dirige verso le aree periferiche del corpo per mantenerne una temperatura adeguata, e togliendo quindi l’afflusso al processo digestivo. Il problema sopraggiunge quando lo sbalzo è significativo e repentino, dato che potrebbe abbassare eccessivamente la pressione arteriosa, togliendo sangue al cervello e portare allo svenimento. Come riporta il pediatra Lucio Piermarini su Uppa.it, «se avete intenzione di tuffarvi nell’acqua fredda, basta che vi siate bagnati prima. Tutto qui».
La temperatura dell’acqua
Tuttavia, va notato come durante l’estate la temperatura dell’acqua nel Mediterraneo tenda ad essere piuttosto alta. Al momento della scrittura di questo articolo (4 agosto 2023) la temperatura dell’acqua a Rimini, la meta marittima più popolare d’Italia, è di 26,6 gradi, ovvero 3,6 gradi maggiore di quella dell’aria.
Mediamente a metà giugno la temperatura è di 22,5 gradi, non lontana dalla media massima dell’aria, di 26 gradi. Lo sbalzo termico sembra quindi essere un caso piuttosto raro nel Mare Nostrum, ma si consiglia di controllare sempre la temperatura dell’acqua, soprattutto nelle giornate si forte calura o se si è stati al sole per molto tempo, e per i primi bagni dell’anno, e di comportarsi di conseguenza. Ben più pericolosi sono laghi e fiumi, la cui temperatura spesso si mantiene sotto i 20 gradi. In ogni caso, si può iniziare abituare il fisico bagnandosi con le mani poco alla volta. Meglio anche evitare di tuffarsi per non esporre il corpo allo sbalzo termico tutto assieme.
Conclusioni
In conclusione, possiamo affermare che il mito secondo cui bisogna aspettare due ore dopo aver mangiato prima di fare il bagno è infondato. Non ci sono prove scientifiche che dimostrino che il bagno dopo i pasti sia pericoloso o che possa causare crampi o affogamenti. Il corpo è capace di gestire contemporaneamente la digestione e il bagno senza alcun problema. Tuttavia, come con qualsiasi attività fisica, è sempre buona pratica seguire il buon senso e fare attenzione durante il bagno. Se ci si sente particolarmente appesantiti dopo il pasto, è possibile attendere un po’ di tempo prima di fare il bagno o nuotare con cautela, dato che un’attività fisica intensa potrebbe mettere il corpo in difficoltà. Sempre importante, poi, è evitare gli sbalzi termici eccessivi, controllando la temperatura dell’acqua se si ha mangiato da poco ed eventualmente abituando il corpo poco alla volta.
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