Il direttore d’orchestra Beatrice Venezi: «Credo in Dio, patria e famiglia ma non sono una fascistella»
«Può andare a rileggere quello che ho detto e scritto nella mia vita, non troverà niente che si avvicini anche solo vagamente alla prevaricazione sull’altro, all’omofobia o al fascismo». A parlare è Beatrice Venezi, il direttore d’orchestra – come lei stessa tiene a farsi chiamare – finita di recente al centro di alcune polemiche per via delle sue uscite. La pianista ha espresso vicinanza al governo di Giorgia Meloni con alcune frasi che in Francia l’hanno portata a essere contestata pubblicamente e accusata di neofascismo. E dopo la provocazione al Festival Pucciniano, in un’intervista rilasciata a La Stampa Venezi torna sull’accaduto. «Oggi essere di destra significa essere conservatori – spiega -. “Dio, patria e famiglia” era anche uno slogan della Dc. Eppure, tanti fanno finta di indignarsi. In ogni caso sono valori in cui io mi riconosco».
Dio, patria e famiglia
A questo punto, il giornalista Andrea Malaguti prova a scomporre i tre elementi che stanno a cuore al direttore d’orchestra. In primis, Dio: «Sono cattolica, vado a messa e sono praticante. Papa Ratzinger? Di lui ammiravo la caratura intellettuale, di filosofo, di grande amante delle arti e della musica», spiega Venezi. Per quanto riguarda il concetto di Patria, la pianista aggiunge: «È un concetto di cui dobbiamo tornare ad appropriarci. Significa amore per la nostra terra e le nostre radici, la nostra tradizione e la nostra cultura. Tutto il mondo ci invidia, noi ci denigriamo». Infine, la famiglia: «Avere il papà dirigente di Forza Nuova mi ha condizionato, ma in modo diverso da quello che immagina lei – spiega Venezi al giornalista della Stampa -. Vengo da una famiglia molto unita, che ha condiviso valori conservatori».
«Lo show di Sgarbi e Morgan? Obsoleto e di cattivo gusto»
Pur rivendicando le proprie idee politiche, Venezi non risparmia qualche critica ad alcuni esponenti della destra italiana. Sullo show di Morgan e Sgarbi al Maxxi di Roma, per esempio, commenta: «Cosa devo dire? Certe cose sono ormai non sono solo di cattivo gusto, sono proprio obsolete». E sempre a proposito delle proprie posizioni politiche, Venezi aggiunge: «L’Offesa peggiore? “Fascistella”. Mi rovesciano addosso presunte colpe di mio padre, che oltretutto lui non ha. Gli devo la maggior parte di quello che so e di quello che sono».
Credits foto: ANSA/Ettore Ferrari
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