Il caro-vacanze non risparmia la Liguria: cibo e ombrelloni sempre più costosi. I ristoratori: «Ci adeguiamo al turismo che cambia»
Non solo Puglia e Toscana. Anche in Liguria le vacanze estive si fanno sempre più costose. A raccontarlo è il Corriere, secondo cui dietro i prezzi sempre più salati non si nasconde solo l’inflazione ma anche un’evoluzione del turismo stesso. «Ci sono perlopiù stranieri e hanno abitudini diverse a cui ci siamo dovuti adeguare. Apriamo presto e chiudiamo prima la sera – spiegano alcuni ristoratori -. Per questo siamo stati costretti ad alzare i prezzi. Se no non riusciamo a coprire i costi. In generale c’è molta meno gente, il turismo sta cambiando». I rincari si fanno sentire soprattutto a tavola: 25 euro per un piatto di spaghetti con le vongole, dai 18 a 30 euro per un chilo di focaccia, 30 euro per un fritto misto di pesce. Ed è proprio a causa di prezzi come questi che secondo Federalberghi sempre più italiani stanno scegliendo di trascorrere le proprie vacanze all’estero.
Tornando alla Liguria, c’è da considerare poi il costo dei trasporti. Ad aumentare non è solo la benzina ma anche i parcheggi, spesso introvabili, che partono da un minimo di 1,80€ all’ora. A Paraggi, comune di Santa Margherita Ligure di appena 16 abitanti, lasciare l’auto parcheggiata per 60 minuti costa fino a 6 euro. Una volta scesi dal treno o dalla propria auto, si va dritti in hotel. Per una pensione completa di una settimana per due adulti e due bambini servono fino a 7mila euro a Santa Margherita ligure, 4.200 euro a Diano Marina e almeno 3.500 euro a Lerici. Spostandosi alle Cinque Terre o a Portofino, sempre più mete del turismo di lusso, si arriva a spendere il 40% in più per mangiare, bere o trascorrere qualche ora in spiaggia. Se ad Alassio in alta stagione un ombrellone e due lettini costano circa 60 euro al giorno, a Lerici e Portofino ne servono 355. E sempre nel golfo del Tigullio, per frequentare i locali che affacciano direttamente sul mare serve un portafoglio piuttosto pieno: 5 euro per una bottiglia d’acqua, 8 euro per una spremuta d’arancia, 10 euro per un gelato e 45 euro per una pizza margherita.
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