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Fabio Fazio ricorda l’amico Idris: «È stato un regalo, il volto bello del calcio»

06 Agosto 2023 - 11:14 Massimo Ferraro
La lettera del giornalista a La Stampa per ricordare il collega morto a 72 anni

A due giorni dalla morte del giornalista Edrissa “Idris” Sanneh, originario del Gambia e morto a Brescia a 72 anni il 4 agosto, lo ha voluto ricordare con una lettera su La Stampa il conduttore Fabio Fazio. «Idris è stato un regalo», dice a proposito del giornalista gambiano, uno degli ospiti fissi e più amati di Quelli che il calcio, il programma sportivo condotto da Fazio sulla Rai dal 1993 al 2001 e poi in onda fino al 2021, «era una trasmissione nella quale per la prima volta i tifosi potevano essere sinceri e ricordare a tutti che il calcio in realtà è innanzitutto un gioco. Idris interpretò benissimo quello spirito con la sua travolgente simpatia, la sua incredibile umanità mai disgiunta dall’impegno che riservava per la sua Africa, per la sua terra e per i suoi fratelli. Parlavamo di calcio e di immigrazione e il calcio diventò un punto di incontro fra culture diverse».

La rivoluzione simpatica

Fazio ne sottolinea il carattere travolgente, allegro e coinvolgente. Edrissa aveva raggiunto l’Italia nel 1972 con una borsa di studio all’università per stranieri di Perugia dopo aver iniziato gli studi in Senegal. Dopo l’università si trasferisce a Brescia e inizia a lavorare come giornalista, diventando un volto noto nelle trasmissioni delle tv locali. Fino a vincere il programma Star 90 per nuovi talenti su Canale 5, e iniziare la collaborazione con Fazio nel 1993. «Fu il primo tifoso nero apparso sulla televisione italiana. Un fatto per niente scontato, quasi rivoluzionario. Tutti lo ricordiamo per la sua genuinità, per il suo tifo juventino che non ha mai riservato nemmeno una sgradevolezza agli avversari», scrive il conduttore ligure, «Io lo voglio ricordare soprattutto per la sua generosità, per la sua amicizia sincera e per l’affetto che c’è stato fra noi. Idris ha rappresentato il volto bello del calcio: quello più autentico e quello incontenibile ma solo per la durata della partita. Idris, dicevo, è stato un grande amico ed è stato un punto di riferimento per la sua famiglia a cui rivolgo il più caro dei saluti e un abbraccio sincero». Idris, che rimase come ospite di Quelli che il calcio fino al 2009, era sposato ed era padre di quattro figlie.

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