Due euro in più per il toast tagliato a metà, la difesa dei titolari: «Più tempo per farlo: il lavoro si paga»
Hanno fatto pagare 2 euro in più al cliente per avergli tagliato in due il toast, e lo scontrino è diventato virale. Oggi i titolari del bar incriminato sul lago di Como, Cristina Biacchi e suo marito, danno la loro versione. «Non era un semplice toast, c’erano all’interno anche delle patate fritte. Per tagliarlo in due abbiamo impiegato del tempo. E il lavoro si paga», dichiara la proprietaria che non ha intenzione di scusarsi o riconoscere eventuali scorrettezze nel suo listino prezzi. In un’intervista di Repubblica, rilasciata a Luisa Mosello, ci tiene a mettere in evidenza che il cliente in questione avrebbe pagato senza fiatare e che al momento del pagamento non ha chiesto ulteriori chiarimenti.
«Ogni servizio in più va pagato»
«Ogni servizio in più va pagato. Abbiamo dovuto usare due piattini al posto di uno e il tempo per lavarli è raddoppiato , e poi due tovagliette», spiega Biacchi che sottolinea come «ora aumenta tutto» e ribadisce a più riprese che «anche il tempo ha il suo costo». Se il cliente se ne fosse andato senza pagare per protesta, fanno sapere che non avrebbero preteso nulla: «Abbiamo tanto lavoro e tanti clienti». Nella sua recensione su TripAdvisor, il cliente in questione aveva fatto notare che «il formato del toast viene servito già tagliato in due esatte metà». Ma siccome «eravamo in due persone e abbiamo chiesto un toast che al tavolo avremmo mangiato in due allora sarebbe stato aggiunto il costo in più».
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