Il lavoro in banca, la passione per gli animali e il legame con la madre: cosa sappiamo di Iris Setti, uccisa da un clochard nel parco di Rovereto
Si chiamava Iris Setti la donna di 61 anni che il 5 agosto è stata aggredita e uccisa da uomo senza fissa dimora nel parco Nikolajevka del quartiere Santa Maria a Rovereto, in provincia di Trento. Fino a due anni fa lavorava come segretaria al Banco Rurale finché ha deciso di andare in pensione in anticipo. Era molto legata alla madre e, stando alle prime ricostruzioni del delitto, pare che quando è stata aggredita stesse attraversando il parco proprio per recarsi sul Lungo Leno, dove vive sua mamma Carla. Per potersi prendere cura di lei aveva, infatti, scelto di usare «Opzione Donna». «Iris era una donna eccezionale. Una di quelle donne che non amava dare confidenza agli sconosciuti ma che, una volta diventati amici, ti apriva il cuore e si metteva completamente a disposizione», racconta il vicino di casa Paolo Falceri, negoziante in centro a Rovereto, al Corriere della Sera.
Il legame con la madre
Concorda il suo ex capo di lavoro Luca Filagrana: «Onesta, retta e affidabile. Lei chiedeva unicamente una cosa: un giorno di ferie per il suo compleanno. Lo faceva per la madre. Diceva che per darla alla luce la madre aveva sofferto e, per quello, le dedicava la giornata». Un rapporto molto forte, evidente a chiunque la conoscesse. «Sapevo che per il suo compleanno – continua Filigrana – portava la mamma a rinnovare il guardaroba, dal parrucchiere e al ristorante. Ecco chi era Iris. I rapporti con lei erano basati sulla massima correttezza. Le piaceva anche ridere e scherzare, sempre con eleganza». La 61enne era una grande amante degli animali, soprattutto dei cani. I vicini di casa della madre la descrivono come una donna tendenzialmente solitaria, riservata e a tratti «schiva».
L’assassino
L’uomo accusato di essere il carnefice della 61enne è Chukwuka Nweke, 37enne senza fissa dimora che l’avrebbe massacrata con calci e pugni e violentata. Si tratta di una persona già nota alle forze dell’ordine. Un anno fa è stato ritenuto responsabile di danneggiamenti e aggressioni ad alcuni passanti. Oltre ad avere problemi mentali accertati. A dare l’allarme alle autorità sono stati alcuni residenti che hanno sentito le urla di Iris. L’uomo ha provato a fuggire ma è stato fermato poco dopo dai carabinieri. Ora si trova in stato di arresto con l’accusa di omicidio.