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Spedizione punitiva contro l’uomo accusato di aver investito e ucciso il 13enne Chris: «Urlavano “ti ammazziamo”»

09 Agosto 2023 - 13:05 Redazione
Davide Begalli sta scontando gli arresti domiciliari a casa della compagna a Negrar, in provincia di Verona

Davide Begalli, il pirata della strada accusato di aver investito e ucciso il 13enne Chris Obeng Abon e di omissione di soccorso, sarebbe stato vittima di una spedizione punitiva organizzata da una trentina di persone. «Vieni fuori che ti ammazziamo», ha sentito urlare dalla porta d’ingresso presa a calci, pugni e bastonate. E ancora: «Dopo la morte di Chris non abbiamo più niente da perdere». I fatti risalgono al pomeriggio di ieri 8 agosto. Begalli ha riferito che il gruppo di aggressori si è presentato nella sua casa di campagna dove sta scontando i domiciliari per aver travolto il ragazzino, di origini ghanesi e residente con la famiglia a Negrar, in provincia di Verona, attorno alle 21.30 di lunedì 31 luglio, con la sua Renault Espace. Secondo l’avvocato dell’uomo si tratta di una delle conseguenze della «gogna mediatica subita da Begalli» e fa sapere che il suo assistito ora ha una spalla dolorante. «Gli uomini – ha aggiunto il legale – se ne sono andati quando hanno sentito che stava chiamando i carabinieri, ma hanno promesso che sarebbero tornati presto a riprenderlo e che non finiva lì».

Chi è Davide Begalli e la dinamica dell’incidente

Davide Begalli è un artigiano edile di Negrar in Valpolicella, ha 39 anni ed è stato individuato dai carabinieri come presunto responsabile della morte di Chris a seguito dell’analisi del sistema di videosorveglianza comunale che ha permesso di risalire al suo veicolo. Ha ammesso di essere stato alla guida dell’auto quella notte, ma nega di aver investito una persona. Posizione al momento contestata dalla presenza di danni nella parte anteriore destra della sua macchina, che sembrano essere compatibili con i frammenti rinvenuti sul terreno dell’incidente. Oltre al fatto che sul parabrezza sono evidenti i segni di schiacciamento tipici di quando avviene l’investimento di una persona. «Non l’ho visto, non so come sia potuto succedere, sono sceso dall’auto subito dopo l’impatto ma io quel ragazzino giuro di non averlo visto», ha dichiarato il 39enne.

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